Viene dalla natura un’incredibile arma che combatte la glicemia nel diabete e previene i tumori

broccolo

Viene dalla natura un’incredibile arma che combatte la glicemia nel diabete e previene i tumori. Capiamo il perché.

Molti ricercatori stanno studiando le proprietà dei composti di origine naturale per trovare delle terapie per sconfiggere il diabete.
Ad oggi risulta che nel Mondo vi siano circa 300 milioni di persone affette da diabete di tipo 2.
Un recente studio pubblicato su Science Transnational Medicine, ci spiega come i germogli dei broccoli possano aiutare tutti coloro che sono affetti da diabete di tipo 2. I germogli di broccolo sono preziosi per la prevenzione dei tumori, e per tenere a bada la glicemia nel diabete. Questi contengono una molecola attiva chiamata sulforfano. Agendo sulle cellule del fegato riesce a controllare il livello degli zuccheri nel sangue.

Viene dalla natura un’incredibile arma che combatte la glicemia nel diabete e previene i tumori

Il team svedese gestito da Annika Axelsson ha analizzato oltre 3.800 composti e ha scoperto che quello più efficace è il sulforafaro, presente nelle crucifere come i broccoli e i cavoli.
In seguito è stato provato l’effetto dell’estratto di germogli di broccolo su 97 pazienti ammalati di diabete di tipo 2.
Tutti i pazienti hanno assunto la metformina, (farmaco prescritto per curare il diabete) tranne tre.
Dopo dodici settimane, coloro che avevano assunto quotidianamente la dose di estratto di germogli insieme alla metformina, hanno avuto una riduzione del 10% della glicemia in confronto all’altro gruppo. Secondo gli scienziati, l’estratto di broccoli potrebbe sostituire la metformina, perché entrambe le sostanze agiscono sulla glicemia, ma in modo diverso. Questa sostanza naturale potrebbe essere un valido sostituto per tutti i pazienti che non tollerano la metformina.

Altre proprietà del sulforafato

I broccoli e i germogli di broccolo svolgono anche una potente attività antitumorale grazie al sulforafano e ad altre sostanze chemioprotettive.
Aiutano a ridurre una serie di disturbi quali l’artrite, le cardiopatie, le malattie renali e l’obesità.
Combattono anche il fegato grasso, perché sembrano essere di aiuto per la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), patologia che provoca un abbondante accumulo di grassi nel fegato.

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