Vi presentiamo i sette segreti di Bologna

Bologna

Vi presentiamo i sette segreti di Bologna, una città ricca di storia, dinamica, colorata, ma che nasconde i suoi tesori. Proviamo a scoprirli.

La Piccola Venezia

Uno scorcio magico in una città incredibile. La Piccola Venezia è il primo segreto di Bologna. Vi basterà andare in Via Piella, e cercare una piccola finestrella color rosso. Ora, provate ad aprirla. Dinanzi a voi si aprirà un mondo completamente a parte. Potrete osservare i canali del capoluogo emiliano che si snodano tra le abitazioni. Uno spettacolo da non perdere!

Il telefono senza fili

Andate sotto il Voltone, in Piazza Maggiore, e posizionatevi a due angoli opposti rivolti verso le colonne. Ora dite qualcosa a bassa voce. Il vostro messaggio arriverà con alto volume alla persona che sta ascoltando dall’altro lato del voltone!

La statua di Nettuno

In Piazza Maggiore, potrete ammirare la statua possente di Nettuno. Per realizzarla, venne scelto Giambologna, uno scultore fiammingo. La leggenda dice che l’artista volesse dotare il Nettuno di dimensioni intime pari alla sua magnificenza divina. La Chiesa, però, lo osteggiò. E la sua mente geniale ideò uno stratagemma fantastico. Giambologna, infatti, disegnò la statua di Nettuno in modo tale che il pollice della mano sinistra, inquadrato da una particolare angolazione, alluda a una vera e propria erezione.

“Cannabis protectio”

Mettete il naso all’insù all’angolo fra Via Rizzoli e Via Indipendenza. Sul portico potrete leggere una frase davvero famosa. “Panis vita, canabis protectio, vinum laetitia”. Dunque, il pane è vita, la cannabis è protezione, il vino è gioia. La storia vuole che gran parte delle ricchezze della città di Bologna, nell’antichità, derivasse proprio dal commercio di canapa.

Le tre frecce

Tre frecce sono conficcate sul soffitto del portico di ingresso della Corte Isolani, al numero 26 di Strada Maggiore. Ecco il quinto segreto. La storia vuole che siano lì per uno scontro avvenuto tra tre briganti e un conte bolognese. Secondo la leggenda, quando i briganti imbracciarono i loro archi per uccidere il signorotto, qualcosa li distrasse. Una donna senza veli, infatti, si affacciò alla finestra. E i briganti, perso l’obiettivo, fecero scoccare le frecce verso il soffitto.

“Panum resis”

La conoscenza è alla base di ogni cosa. Ecco cosa indica la locuzione “panum resis”. Questa scritta si trova in una delle cattedre della sede storica dell’Università di Bologna, sia incisa questa frase. Vi basterà andare in Palazzo Poggi, in via Zamboni, al numero civico 33. Questo è un segreto che gli studenti tengono ben custodito.

Il vaso rotto sulla Torre degli Asinelli

Questo segreto si trova in fondo a Via Rizzoli, sulla Torre degli Asinelli. Si dice che in cima alle torri si trovi un vaso rotto. La leggenda non spiega da quanto e come sia finito lì. Ma, questo oggetto, starebbe a indicare la capacità dei bolognesi di risolvere i conflitti in maniera pacifica.

Dunque, vi presentiamo i sette segreti di Bologna. E voi, ne conoscevate già qualcuno?

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