Venti di tempesta agitano Wall Street e spingono i mercati azionari americani verso il baratro

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Venti di tempesta agitano Wall Street e spingono i mercati azionari americani verso il baratro. Quando settimana scorsa scrivevamo Fare molta attenzione a Wall Street, l’immobilismo dei mercati azionari americani prelude a un forte movimento direzionale eravamo stati facili profeti. In quel report, infatti, avevamo evidenziato come l’incapacità di superare il livello in area 35.425 poteva preludere a un’inversione ribassista.

La settimana è stata tutta al ribasso, ma le speranze dei rialzisti non sono del tutto annullate. Di questo ci occuperemo nelle prossime sezioni. Per il momento limitiamoci a osservare che il frattale previsionale, ottenuto combinando 150 anni di storia, per le prossime settimane prevede ribasso.

Venti di tempesta agitano Wall Street e spingono i mercati azionari americani verso il baratro: le indicazioni dell’analisi grafica

Il Dow Jones (DJ30) ha chiuso la seduta del 10 settembre a quota 34.607,72 in ribasso dello 0,78% rispetto alla seduta precedente. La variazione settimana su settimana è stata al ribasso del 2,15%.

Time frame giornaliero

Le quattro sedute della settimana, ricordiamo che lunedì 6 settembre la Borsa americana è stata chiusa per il Labor day, sono state tutte al ribasso. Le quotazioni, quindi, si sono allontanate dalla resistenza in area 35.425 spingendosi verso il I obiettivo di prezzo in area 34.570.

Le prima sedute di settimana prossima, quindi, saranno decisive per capire cosa accadrà in quelle successive. La rottura di area 34.570 potrebbe provocare un’ulteriore accelerazione ribassista con obiettivo in area 33.630 (II obiettivo di prezzo). La massima estensione ribassista, poi, si trova in area 32.685.

La tenuta del supporto in area 34.570, invece, potrebbe favorire la ripartenza delle quotazioni che si trasformerebbe in inversione rialzista nel cso di chiusure giornaliere superiori a 35.150.

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Time frame settimanale

Su questo time frame le cose si stanno mettendo molto male. Innanzitutto notiamo come lo Swing Indicator abbia dato un segnale ribassista dopo quello di giugno 2020. Ricordandoci quanto accaduto all’epoca possiamo dire che qualora i rialzisti dovessero riprendere il controllo lo farebbero immediatamente con una candela esplosiva al rialzo. Sicuramente il rialzo potrebbe riprendere piede nel caso di una chiusura settimanale superiore a 34.940. In questo caso le quotazioni punterebbero nuovamente il III obiettivo di prezzo in area 37.040. Su questo livello, poi, dovremmo attenderci delle prese di beneficio.

Al ribasso, invece, l’obiettivo più vicino si trova in area 33.790. Una chiusura settimanale inferiore a questo livello aprirebbe le porte al raggiungimento di area 32.000, prima, e di 30.170, poi.

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