Vendite in un’Europa orfana di Wall Street. Cosa suggeriscono gli analisti

Titoli e azioni del settore immobiliare

Un fuoco di paglia quello visto ieri sui listini europei. Infatti oggi già si è tornati alle vendite. Vendite in un’Europa orfana di Wall Street. Cosa suggeriscono gli analisti ? Una domanda che nasce anche per via di una settimana che si chiude, come detto, i listini Usa, in fase di pre-festeggiamenti da 4 di luglio, giorno dell’indipendenza.

Cosa sta succedendo sui mercati?

Dunque, vendite in un’Europa orfana di Wall Street. In quest’ultima seduta della settimana le Borse confermano la mancanza di direzionalità. Alle 16 infatti non sono state in grado di andare oltre un -9% per il Ftse Mib. Mentre da Parigi il Cac 40 firma un -9,95% e il Dax un -0,6%. Da Londra il saldo parziale è il peggiore di tutti con un -1,3%. Non convincono i dati macro che, quando si rivelano ottimisti, potrebbero rappresentare una trappola. Infatti, data la situazione, è ancora troppo presto per cantare vittoria.

Le azioni da comprare a Piazza Affari

Parlando delle azioni da comprare a Piazza Affari si può guardare alla lunga lista di Equita che vota buy su A2a (target fissato a 1,68 euro) e, tra gli altri, Enel (8,10 euro), Eni (MIL: ENI) (11 euro), Fca (9,90 euro), Inwit (10,60 euro), Tamburi Investment Partners (6,60 euro) e Unipol (5 euro).

La situazione in Usa

Anche se, come detto Wall Street è chiusa in vista dei festeggiamenti del 4 luglio, resta comunque Washington l’ago della bilancia per la situazione Covid-19. Infatti i contagi sono esplosi nuovamente. In Texas, e non solo in questo stato, si sta riaffacciando l’idea del lockdown. Parallelamente l’esperto incaricato dalla Casa Bianca per gestire l’emergenza, Anthony Fauci, prospetta l’idea che il virus possa essere nuovamente mutato, diventando più infettivo.

Gli eventi più importanti nel calendario economico

Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Tra i numeri importanti da citare oggi, senza dubbio quelli del PMI composito europeo che dal precedente di 31,9 punti è saltato a a 48,5 punti. Buone notizie anche sull’indice PMI dei servizi che passa da 30,5 punti a 48,3.

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