Vendite al dettaglio in Germania: i dati macro

vendite al dettaglio in germania

Se anche il dato sulle vendite al dettaglio del timido Giappone fa meglio di quello della Germania in termini di attese, è evidente che Angela Merkel fa bene a preoccuparsi.

Eppure proprio sui consumi domestici punta Berlino per risollevarsi da una crisi probabilmente inaspettata.

Rallentamento economico che ormai ha già definitivamente confermato come la politica di austerity imposta dai tedeschi in ambito UE si sia ora trasformata in un clamoroso boomerang!

Dati sulle vendite al dettaglio della Germania

Vendite al dettaglio in Germania (Annuale) (Ago) 3,2% 3,3% 5,2%
Vendite al dettaglio in Germania (Mensile) (Ago) 0,5% 0,5% -0,8%

 Nulla di drammatico comunque perché il +3.2% è meno del +3.3% atteso e soprattutto del +5.2% del mese scorso ma rimane comunque indicatore di una crescita interessante.

Tanto più che il +0.5% mensile risulta in linea col consensus degli analisti e migliora decisamente il -0.8% scorso.

Il DAX non brilla ma tiene

In sequenza a questi dati, i primi scambi sul DAX sono comunque di un filo positivi e non è poco visto che le chiusure di venerdì sera non erano certamente promettenti.

L’indice tedesco rimane abbastanza periglioso, dopo anni a (gioco di parole) fare da faro. Potrebbe in questo ultimo trimestre del 2019 essere invece un mercato che viaggerà a rimorchio.

Incapace dunque il DAX, così come la stessa usurata “locomotiva” tedesca, di fornire spunti di ottimismo e numeri economici concreti con cui trainare il resto dell’Unione Europea.

L’abbaglio di Draghi

Nessuno può negare gli evidenti meriti di Mario Draghi che bene o male ha salvato la baracca europea dal naufragio post sub-prime.

E vogliamo pensare che le manovre imperfette sul QE rispetto alla FED gli siano state imposte dalla teutonica potenza nelle varie sedi istituzionali.

Si sa che per Berlino l’importante era evitare che l’euro potesse assomigliare a un super-marco e restasse deboluccio.

Vogliamo dunque pensare che il deficit di iniziativa della BCE sotto Mario Draghi sia stato più imposto che frutto di libere scelte.

Quello che invece ha lasciato perplessi è stato sentire lo stesso CEO uscente della BCE citare a modello la Germania anche a inizio 2019…

Avvio di anno in cui già dai numeri economici in uscita era evidente che la Germania stava entrando in una fase economici complicata.

Abbaglio o misteri delle segrete stanze del potere?

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