Vendere o comprare sulle IPO? Strategie per investire

Mercati

E’ il caso di vendere o comprare le IPO? Ultimamente ci sono state molte novità sui mercati con numerose matricole soprattutto a Wall Street. Com’è andata la quotazione? Ecco le strategie per investire.

Tra FB e Uber: vendere o comprare?

Morgan Stanley si è occupata sia dell’IPO di  Facebook che di Uber. Nel primo caso il crollo è stato del 50% nei mesi successivi all’IPO. Ma nemmeno nel secondo le cose sono andate bene. La cosa positiva? Se FB è un esempio allora ci si potrebbe aspettare un cambio di rotta anche per Uber. Se non altro perché, se a differenza di FB ancora non monetizza, di sicuro non si è fermata al settore delle corse condivise. Anzi, la sua nuova strategia industriale parte dal settore food e consegna a domicilio. Una cosa è certa: l’azienda è a un bivio e se prende la strada giusta può decollare.

Una IPO di successo

A proposito di Uber, la sua diretta concorrente, Lyft ha visto un bel ribasso da quando la sua IPO a $ 72 è crollata a $ 55. Oltre alla possibile class action sul titolo c’è una pressione ribassista accentuata dal fatto che i conti non hanno offerto nessuno spunto di ottimismo.

Il ride-sharing è già un grande mercato e la concorrenza è poca. Se non altro c’è una speranza per Lyf. Chi invece ha sorpreso, in bene, il mercato, è Beyond Meat.

Dopo una Ipo a $ 25 per azione, ha sfiorato i 100 (per la precisione $ 97) arrivando a $ 82. Il punto vincente dell’azienda è il prodotto: hamburger vegetale con la stessa consistenza della carne.

Proprio mentre le alternative salutiste ed ambientaliste sono diventate una scelta obbligata per moltissimi consumatori.

Per questo motivo hanno iniziato a fioccare le partnership e le collaborazioni (anche di prestigio) con ristoranti, catene di distribuzione e grandi chef. Un vero successo. Forse anche troppo forte per azioni che, adesso, passano di mano a 60 volte i ricavi annuali. Decisamente ipervalutato.

Vendere o comprare? Il caso Pinterest

Soprattutto in vista di una possibile concorrenza e di un pericolo di calo delle vendite in futuro, una volta che l’hype sarà svanita. C’è poi il caso Pinterest. Il social delle immagini, però, rischia di essere un modello di business incompreso.

Si tratta infatti, sempre più, di un social che si rivolge ad una base di utenti sempre più di nicchia. Instagram ha surclassato la concorrenza puntando al pubblico generalista.

Speranza di Pinterest sono i suoi 80 milioni di utenti attivi mensilmente negli Stati Uniti, che potrebbero essere la scintilla per la ripresa. Nel 2017 la capitalizzazione di Pinterest era di $ 12 miliardi, oggi è di 15.

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