Vediamo dove possiamo andare a Pasqua perchè sembra che ogni Regione possa dire la sua

restrizioni

A Pasqua il Governo ha deciso di istituire la zona rossa nazionale. Quindi, nei giorni del 3, 4 e 5 aprile l’Italia sarà in lockdown, estendendosi le misure più rigide anche alle zone rimaste di un altro colore.

Il problema, però, che ha maggiormente interessato i Governatori delle Regioni, questa volta, è stato quello relativo agli spostamenti verso le seconde case. Ciò in quanto, in base al decreto in vigore dal 6 marzo, ci si può spostare da qualunque zona (bianca, gialla, arancione o rossa), verso una seconda casa che si trovi in un’altra Regione.

Ciò, purché la seconda casa sia di proprietà o presa in affitto e purché in essa non si trovino altre persone. Questa, sarebbe quindi la regola generale valevole per gli spostamenti verso le seconde case.

Tuttavia, alcune Regioni stanno adottando provvedimenti maggiormente restrittivi, che derogano alla predetta regola statale. Il tutto perchè temono che con gli spostamenti si avrà un aumento dell’Rt, una volta terminato l’esodo.

A questo punto, quindi, vediamo dove possiamo andare a Pasqua perchè sembra che ogni Regione possa dire la sua.

Le Regioni che adotteranno provvedimenti più restrittivi rispetto a quelli governativi

Le Regioni che già annunciano provvedimenti più restrittivi rispetto al Governo saranno Sardegna, Valle D’Aosta e Bolzano, Sicilia e Campania.

Tutte temono il pericolo nascosto e la difficoltà di contenimento del virus e di innalzamento dell’Rt, una volta terminati gli spostamenti.

La Sardegna, essendo la prima zona bianca in Italia, ha adottato subito provvedimenti restrittivi per evitare contaminazioni. Sicché, il Governatore ha disposto il divieto di entrare in Regione per esigenze diverse da quelle di salute, lavoro, necessità.

Inoltre, potranno entrare soltanto coloro che siano in possesso dell’autocertificazione. E che abbiano fatto un tampone con risultato negativo prima di arrivare.

Alcune città, addirittura, per disincentivare gli spostamenti, intendono imporre la quarantena obbligatoria anche a chi viaggia con tampone negativo. Allo stesso modo si sono mosse la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige, che hanno deciso di emettere delle ordinanze restrittive.

Le altre Regioni che hanno imposto maggiori restrizioni

Ma l’elenco delle Regioni che si stanno ponendo in questa direzione non è finita. Quindi, per non andare incontro a sorprese, vediamo dove possiamo andare a Pasqua perchè sembra che ogni Regione possa dire la sua.

Ebbene, anche la Toscana è orientata ad adottare provvedimenti che limitino l’afflusso dei vacanzieri per il periodo di Pasqua. Essa vorrebbe proprio precludere il ritorno nelle seconde case. Ma in tal caso potrebbero porsi problemi di limitazione della libertà che solo lo Stato potrebbe imporre.

Poi, abbiamo la Sicilia, in cui si è riproposta la regola del tampone preventivo. Cioè, chi intende entrare nel territorio, deve esibire il risultato negativo del test, effettuato 48 ore prima dell’arrivo. In alternativa, occorrerà rimanere in quarantena.

La Campania, invece, è orientata verso una decisione “controsenso”. Ossia sarebbe vietato l’accesso alle seconde case ai residenti nella Regione mentre sarebbe consentito a chi viene da fuori.

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