Di fatto l’appuntamento di ieri per Janet Yellen, governatore della Federal Reserve Bank, davanti alla commissione bancaria del Congresso era totalmente incentrata proprio sul tema “Supervisione e vigilanza”, ma non sono mancate le domande sul tema rovente di queste ultime settimane, ovvero le prospettive del prossimo rialzo dei tassi d’interesse da parte dell’istituto di Washington.
La risposta di Janet Yellen non si è fatta attendere e ha messo in chiaro come l’approccio della FED sia ancora fortemente legato ai dati macroeconomici, ma come la possibilità di un’azione da parte di Constitution Avenue nella prossima riunione di dicembre sia ancora sul tavolo. Di converso i mercati hanno letto nell’apertura di Janet Yellen l’intenzione di agire e di conseguenza anche i rendimenti hanno fatto registrare un’impennata considerevole che si è poi tradotta anche su tutti i mercati globali.
È comunque necessario mantenere la calma e un approccio bilanciato: il tema del rialzo non è stato privo di sorprese e colpi di scena, e la corretta valutazione deve prendere in considerazione sia i dati macroeconomici, sia il rapporto di forza tra biglietto verde e le altre valute.
Occhi puntati anche sulla Bank of England che oggi sarà interessata da un altro “super giovedì” con pubblicazione di inflation report, verbali della riunione di politica monetaria e dichiarazioni di voto: saranno queste ultime a catalizzare l’attenzione degli investitori soprattutto in ottica dell’ampliarsi del fronte dei falchi con la possibilità che MacCafferty, il falco storico, venga accompagnato da Weale o Forbes.
Market Movers
10:00 Eurozona Bollettino mensile BCE
12:45 Eurozona Discorso Draghi (BCE)
13:00 Regno Unito Inflation Report
13:00 Regno Unito Riunione politica monetaria BOE cons. 0.5% prec. 0.5%
13:00 Regno Unito Dichiarazioni di voto cons. 8-1-0 prec. 8-1-0
13:00 Regno Unito Pubblicazione verbali MPC
13:45 Regno Unito Discorso Carney (BOE)
14:30 Stati Uniti Discorso Dudley (FOMC)
15:10 Stati Uniti Discorso Fischer (FOMC)
16:00 Canada PMI Ivey cons. 54.0 prec. 53.7
EURUSD
I pochi elementi forniti ieri sera da Janet Yellen, governatore della Federal Reserve americana, davanti alla commissione bancaria del Congresso hanno contribuito ad affondare un ulteriore colpo sulla moneta unica che è stata proiettata in area 1.0850 sulla possibilità, ancora sul tavolo, che la FED rialzi i tassi a dicembre. I dati di questa mattina sugli ordinativi industriali tedeschi hanno fatto il resto portando il cambio EURUSD in area 1.0830. Tuttavia, le performance negative dei listini europei in apertura di sessione sono riuscite a risollevare il rapporto tra moneta unica e biglietto verde che scambia ora in area 1.0870 con la possibilità che consolidi quest’area nella giornata di oggi in attesa sia dei discorsi di Dudley e Fischer (FOMC) sia il dato di domani sui nonfarm payroll.
GBPUSD
La sterlina si prepara al super giovedì in territorio laterale rispetto a ieri con il cambio contro dollaro USA che si attesta in apertura dei mercati europei in area 1.5380. La prima parte della giornata sarà quindi contraddistinta da una fase di accumulazione che verrà interrotta dalla riunione di politica monetaria e dalla pubblicazione delle dichiarazioni di voto che, in caso di un aumento del fronte del rialzo, proietterebbe la sterlina verso 1.55. In caso contrario sarà necessario attendere la conferenza stampa di Mark Carney e capire quali siano le prospettive per l’azione della BOE.
USDJPY
Lo yen perde ancora terreno nei confronti del biglietto verde attestandosi a 121.80 in apertura dei mercati europei dopo una sessione asiatica che l’aveva visto oscillare attorno a 121.50. Pesano le prospettive di divergenza di politica monetaria con la FED qualora quest’ultima, come sembra, decidesse di rialzare i tassi a settembre. Influisce anche la performance del mercato azionario con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che guadagna il 1.00% riportandosi saldamente sopra i 19000 punti grazie anche al clima di fiducia in Asia infuso dalle performance positive dei listini cinesi.
