Usa e Canada così vicini e così lontani: USD/CAD un cross interessante. La FED si muove sui picchi…

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In una giornata povera di dati macro spicca il bel dato delle vendite manifatturiere canadesi che è salito a +0.9% da +0.6% atteso.

Sono molti i punti di contatto tra Canda e Stai Uniti eppure le variabili di ciclo canadesi sono sempre più morbide ovvero meno aspre rispetto a quelle americane.

In questa fase l’economia canadese dà discreti segnali di positività ma nulla di paragonabile allo scatto in avanti fatto registrare dall’economia USA. E’ anche vero che nella fase critica il Canada è stato uno dei paesi meno invischiati nella crisi sub-prime e di conseguenza è normale che anche le fasi successive siano risultate meno estreme. Nella sua quasi indolente continuità anche il modello canadese sarebbe fenomeno da studiare per trarre spunti di miglioramento.

Sul fronte americano oggi non abbiamo registrato dati particolarmente significativi.
Ci piace però evidenziare l’indice NAHB del mercato immobiliare uscito a 67 contro aspettative a 66. Nulla di travolgente ma ricordando che fu proprio l’immobiliare a dare il via alla crisi del decennio anche questi dati secondari vanno monitorati.
Chiaramente è meglio chetali report  escano positivi. Forse pochi ricordano la velocità con cui si passò da una fase di quasi euforia a una crisi profonda e travolgente.

Al momento non vi sono segnali in questa direzione, nulla fa pensare che l’economia americana possa improvvisamente imbruttirsi e che gli straordinari dati economici degli ultimi mesi possano invertire la tendenza tutti insieme e contemporaneamente rimane ipotesi alquanto strampalata.

Ma si sa quando si è sui picchi basta poco per scivolare velocemente verso il basso e pur arrestandosi la discesa ad un’ “altimetria” comunque ragguardevole gli scivoloni lasciano sempre strascichi e anche ferite.

Motivo in più per la FED per non attendere oltre e stringere i cordoni della borsa con uno o più rialzi dei tassi da qui a fine anno. I picchi sono il momento migliore per movimenti preventivi.

Ormai la riunione della banca centrale americana è sempre più vicina. Giorno per giorno, dato per dato, gli appigli per Trump e i membri del board contrari ad un irrigidimento della politica monetaria diventano sempre meno visibili lasciando i margini al Presidente della Federal Reserve Powell ampi margini di manovra.

Di contorno a queste notizie ci piace segnalare la dinamicità del cross USD/CAD da tenere in considerazione per chi ama seguire trend, magari brevi, ma, di frequente, ben marcati dalle candele giornaliere.
Oggi in particolare , forse spinto dal dato di cui sopra, il dollaro canadese ha accelerato in modo rilevante e a farne le spese è stato proprio il cugino americano.

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