Uno spettro che si aggira sui mercati finanziari e che pesa come un macigno sulla Borsa di Milano

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La Borsa di Milano e le Borse europee hanno chiuso un’ennesima seduta molto sofferta. L’andamento è incerto perché gli investitori hanno dubbi e incertezze sul futuro.

In particolare, da qualche seduta, sta pesando un timore che si sta lentamente insinuando tra gli operatori. È uno spettro che si aggira sui mercati finanziari e che pesa come un macigno sulla Borsa di Milano. Anche oggi ha condizionato l’andamento delle Borse del Vecchio Continente e di Piazza Affari.

Scopriamo di cosa si tratta e perché i mercati azionari si muovono incerti.

Sui mercati monetari i rendimenti rialzano la testa

Sui mercati azionari occidentali si aggira uno spettro. Un fantasma di cui tutti gli operatori finanziari hanno paura e che è in grado di condizionare pesantemente le Borse nel breve periodo. Per ora sta condizionando quella americana. Ma questa, a cascata condiziona quelle europee, compreso il nostro listino. Questo fantasma, se si materializzasse, creerebbe non pochi problemi alla nostra economia.

Il fantasma a cui facciamo riferimento è l’inflazione. In USA si sta concretizzando sotto forma del rialzo dei rendimenti dell’obbligazione governativa americana con scadenza decennale, il Treasury Bond. Da novembre a oggi il rendimento del T-Bond USA è raddoppiato.

Lo stesso è accaduto in Europa con il rendimento del Bund tedesco a 10 anni. La paura dell’inflazione condiziona i mercati azionari USA che da qualche giorno hanno un andamento incerto. Ma condiziona anche i mercati azionari del Vecchio Continente, che da alcune sedute si muovono senza una precisa direzione.

Perché oggi la Borsa di Milano è scesa

Lo stesso vale per Piazza Affari. La Borsa di Milano da qualche seduta soffre, pur mantenendo le posizioni. Mostra una certa capacità di resistenza alle vendite, ma nello stesso tempo non trova spunti rialzisti.

Anche oggi i prezzi hanno avuto un andamento con alti e bassi. L’avvio del Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) è stato in calo. I prezzi sono scesi fino a 22.800 punti e poi sono rimbalzati su quello che si sta rivelando un deciso supporto. Hanno avuto la forza di risalire fino a 23.200 punti, ma con l’apertura di Wall Street, sono nuovamente scesi.

Alla fine l’indice maggiore della Borsa di Milano ha chiuso in rialzo dello 0,2% a 23.093 punti, molto vicino alla precedente chiusura.

Uno spettro che si aggira sui mercati finanziari e che pesa come un macigno sulla Borsa di Milano

Sul mercato italiano pesano dei fattori esogeni ed endogeni. Quelli esterni derivano da un contesto azionario incerto. I fattori negativi interni sono due, uno di breve e uno di medio periodo. Quello di breve periodo riguarda l’aumento dei contagi che sta portando molte Regioni d’Italia a ritornare in fascia rossa.

Questo significa un nuovo rallentamento delle attività economiche e produttive. Su questo quadro di breve periodo pesa il rischio di un rialzo dei rendimenti delle obbligazioni.

Questo evento è come una spada di Damocle sul nostro debito pubblico, che si sta avvicinando al 160% del PIL.

Occorre quindi prudenza nell’investire nei prossimi giorni, perché il quadro non è ancora chiaro e la Borsa può prendere qualsiasi direzione.

Approfondimento
Questa l’analisi multidays e il punto sui mercati internazionali dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa.

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