Un’isola può essere un investimento alternativo?

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Con questo primo articolo iniziamo la rubrica “Alternativa Tenerife”, cercando di riassumere in queste due parole la grande richiesta di cambiamento che Tenerife e le Canarie tutte stanno rappresentando per tantissimi italiani.

Tenerife e le Canarie sono isole spagnole che per la loro posizione decentrata (si trovano davanti la costa marocchina) godono del clima migliore del mondo ed essendo lontane dal continente europeo, godono  anche di grandi vantaggi fiscali grazie al REF appena rinnovato con la UE.
Per rendere l’idea della distanza e della vicinanza di Tenerife, una volta un amico milanese creo’ un’immagine perfetta: “Tenerife e’ l’ultimo luogo dove si riceve perfettamente il segnale di SKY!”.

Cosa cercavo io tre anni orsono quando decisi di lasciare il nostro Paese direzione Tenerife, dopo 46 anni di Italia e gli  ultimi 19 anni passati nel mercato finanziario attivo?

 Sicuramente maggiore SICUREZZA per la mia famiglia, una STABILITA’ CLIMATICA,  in anni che hanno visto sballare le medie storiche delle temperature e una FISCALITA’ meno ossessiva de oppressiva di quella italiana attuale.
Oggi sui quotidiani italiani si possono trovare le priorita’ indicate dagli italiani,  per vivere meglio, in una recente inchiesta demoscopica: CRIMINALITA’, SMOG  & TRAFFICO. Come vedete quasi specularita’ nei miei desiderata alla base del trasferimento a Tenerife.
Per questo nelle prossime puntate di “Alternativa Tenerife” cerchero’ di raccontare notizie di prima mano utili ai risparmiatori e che cercano alternative remunerative e sicure al SISTEMA ITALIA per conoscere meglio le opportunita’ conseguibili nell’attuale boom turistico canario.

Come forniro’ notizie utili per imprenditori che vogliano investire nella fiscalita’ piu’ bassa dell’Unione Europea (grazie al REF canario citato prima) e magari qualche suggerimento alle tantissime famiglie che si vogliono trasferire per conquistare un posto al sole a Tenerife o nelle altre 6 isole dell’arcipelago.

 Inizio oggi dicendo delle recenti “crescenti difficolta'” di inserimento per gli stranieri nel surriscaldatissimo mercato attuale, la causa?
L’arrivo dei  circa 8 milioni di turisti in questo spettacolare 2016 che si sta chiudendo a Tenerife. La fortissima domanda turistica sta facendo salire i prezzi e creando allo stesso tempo molte opportunita’, come insegna l’economia politica nella formazione del prezzo d’equilibrio con l’incontro tra la domanda e l’offerta. Ieri per esempio ho incontrato due imprenditori italiani che avevano aperto societa’, C/C bancari e affittato un locale ma si trovavano senza un appartamento dove poter iniziare a soggiornare, vista la penuria di case da affittare in questa fine 2016.
Difficolta’  che possono derivare anche dall’idea che gli ordinamenti giuridici spagnolo e italiano siano simili se non uguali, come per le due lingue, ho visto in questi tre anni fallire tante avventure di italiani che si sono scontrati contro le barriere linguistiche e culturali e giuridiche che ci sono in loco.

A Tenerife ci sono  infatti “clienti” da 140 differenti Paesi, una babele linguistica, culturale e religiosa e culinaria che pero’ funziona benissimo, molto lontana dalle tensioni che si leggono sui giornali del continente europeo attuale.

Nelle prossime puntate di “Alternativa Tenerife” si potranno trovare suggerimenti e proposte concrete per cercare di salire sul carro di un’economia che cresce al 3,3% come la Spagna tutta e di un’isola che negli ultimi 3 anni ha visto crescere l’arrivo dei turisti di  di un 10% all’anno.  Il tutto a 4 ore di aereo dall’Italia e in luoghi con il miglior clima del mondo!

In questo sito ci si occupa di investimenti, e Tenerife a parer mio potrebbe esserlo.

Alla prossima
Dott. Riccardo Barbuti

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