Unicredit bocciata dal mercato diretta verso area 3€?

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Dopo la pubblicazione della trimestrale Unicredit bocciata dal mercato ha accelerato al ribasso, complice anche la tensione politica in Italia e la salita dello spread.

Andiamo, quindi, ad analizzare i dati della semestrale e i motivi per cui gli analisti non sono stati soddisfatti. Gli obiettivi cui il titolo è destinato, però, potranno solo essere indicati dall’analisi grafica e previsionale.

Vogliamo infine far notar come l’allarme lanciato a fine luglio su possibili avvitamenti al ribasso siano stati rispettati in pieno.

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I dati della semestrale

Unicredit bocciata dopo la pubblicazione dei dati. Perché? I motivi sono essenzialmente due.

La trimestrale non ha raggiunto le previsioni degli esperti e ha portato l’istituto a rivedere al ribasso le stime di ricavi per l’intero 2019 (da 19 miliardi a 18,7 miliardi).

L’istituto ha annunciato un utile netto di 1,85 miliardi nel II trimestre, inferiore alle stime del consensus che lo indicavano a 2,1 miliardi.

Il Cet 1 ratio di gruppo al 12,08% del 30 giugno è risultato in calo sul dato di fine marzo al 12,25%,

I ricavi per 4,5 miliardi di euro si confrontano con attese per 4,7 miliardi, mentre il margine di intermediazione (net interest income) a 2,6 miliardi è appena sotto le aspettative di 2,619 miliardi.

Gli aspetti positivi, invece, vengono dalle parole del CEO secondo il quale Unicredit è in anticipo rispetto

alla tabella di marcia nell’esecuzione del piano Transform 2019 e abbiamo già raggiunto l’obiettivo di riduzione del personale e il 98% delle chiusure di filiali. Le esposizioni creditizie deteriorate lorde della Non Core sono state drasticamente ridotte e alla fine del 2019 si assesteranno vicine ai 10 miliardi di euro, ben al di sotto del nostro obiettivo iniziale Transform 2019.

Il giudizio degli analisti su Unicredit

La conseguenza della pubblicazione della trimestrale è la revisione da parte degli analisti del giudizio su Unicredit. Rispetto all’ultimo articolo sul titolo pubblicato il prezzo obiettivo medio è passato da 14,75€ a 14,35€. Rimane BUY, invece, il consenso medio. Per cui gli analisti continuano a consigliare l’acquisto immediato delle azioni. D’altra parte con una sottovalutazione media del 52,7% ci sono ampi spazi di apprezzamento.

Mean consensus BUY
Number of Analysts 26
Average target price 14,35  €
Last Close Price 9,40  €
Spread / Highest target 87,2%
Spread / Average Target 52,7%
Spread / Lowest Target -36,1%

Anali grafica e previsionale sul titolo Unicredit

Unicredit  (UCG) ha chiuso la seduta del 9 agosto in ribasso del 5,31% rispetto alla seduta precedente a quota 9,4€.

Sul time frame settimanale è in corso sul titolo una proiezione ribassista che ormai non ha più ostacoli lungo il percorso che porta al I° obiettivo di prezzo in area 8,80€, molto vicino ai minimi decennali in area 8,2€.

Il raggiungimento di questo traguardo sarà un punto nodale per il futuro del titolo. La tenuta in chiusura settimanale di questo livello, infatti, favorirebbe quanto meno un rimbalzo delle quotazioni. In caso contrario, rottura del supporto in chiusura settimanale, si aprirebbero le porte a una continuazione del ribasso fino al II° obiettivo di prezzo in area 5,795€. Da notare che il raggiungimento di questo livello andrebbe ad aggiornare i minimi storici degli ultimi venti anni. La massima estensione del ribasso, invece, si trova in area 2,8€ (III° obiettivo di prezzo).

Unicredit: proiezione ribassista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

Unicredit: proiezione ribassista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

 

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