Un’Apocalisse fiscale bussa alle porte degli italiani, il possibile scenario dei prossimi mesi

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Nelle ultime settimane il referendum sul taglio dei parlamentari ha totalmente catalizzato l’attenzione dei media. Mentre ancora si discute in merito ad una riforma che ci farà forse risparmiare qualche centesimo l’anno, si avvicina il 15 ottobre. A metà del prossimo mese infatti, scadrà il periodo di sospensione della riscossione delle cartelle fiscali introdotta con il Decreto Agosto. Entro il 30 novembre i contribuenti dovranno saldare gli eventuali pagamenti sospesi. Anche se l’economia ancora zoppica e le riforme dell’Esecutivo non sono andate oltre l’erogazione di qualche bonus.

Se il Governo non prenderà provvedimenti urgenti la situazione potrebbe degenerare. Infatti, un’Apocalisse fiscale bussa alle porte degli italiani, il possibile scenario dei prossimi mesi è più fosco che mai. Mentre il tessuto produttivo del Paese sta ancora cercando di risollevarsi dal lungo lockdown, il Governo brinda al risultato elettorale. Sull’economia però, tutto tace.

Rottamazione quater, una nuova pace fiscale?

Ipotizzare che le piccole e medie imprese italiane regolarizzino i pagamenti entro il 30 novembre è utopistico. Tantopiù che il 10 dicembre ripartiranno le scadenze della rottamazione ter. Le ipotesi circolate nei mesi passati in merito ad una nuova rottamazione appaiono l’unica strada per avviare la ripresa dell’economia. L’elevato debito fiscale per le PMI costituisce al tempo stesso una spada di Damocle ed un grosso ostacolo all’ottenimento di nuovo credito. Le banche infatti, considerano il debito tributario come un possibile improvviso esborso per le PMI e questo impedisce loro di finanziare l’imprenditoria. Il risultato è un mondo economico paralizzato, con gli imprenditori impossibilitati ad investire ed a dare un impulso al PIL.

Gli occhi di tutti vanno al 27 settembre, giorno in cui il Governo dovrebbe emanare la nota di aggiornamento del DEF. In quella data avremo qualche anticipazione sulla Legge di Bilancio 2021 e sulle speranze per il nuovo anno.

Un’Apocalisse fiscale bussa alle porte degli italiani, il possibile scenario dei prossimi mesi

L’autunno caldo sta per iniziare. Al momento le imprese sopravvivono grazie all’ossigeno delle sospensioni fiscali. I lavoratori dipendenti hanno ormai esaurito bonus ed ore di cassa integrazione. Lo stop ai licenziamenti non può durare in eterno anche perché le casse dello Stato languono. Nonostante proclami del MEF, l’Agenzia delle Entrate ha calendarizzato atti per oltre 20 milioni di euro nelle prossime settimane. Il direttore dell’AdE ha anche ipotizzato nuove e più severe azioni per recuperare i versamenti dalle imprese italiane.

La rottamazione quater insomma, potrebbe rappresentare un barlume di speranza per chi fa impresa in Italia. I prossimi mesi saranno decisivi per il Paese e, passata l’ubriacatura referendaria gli italiani attendono fatti. L’impulso all’economia ed il rilancio del PIL sono infatti l’unica via per raddrizzare i conti pubblici e ridurre la disoccupazione. Oltre a consentire ai contribuenti di continuare ad onorare i conti con il socio occulto: il Fisco italiano.

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