Il Dott. Gerardo Marciano è Amministratore Delegato di Proiezionidiborsa Holding
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Più volte su queste pagine, abbiamo rimarcato che cercare il bottom, è come afferrare un coltello che cade e quindi non ne vale la pena, in quanto il gioco non vale la candela ed il rischio di perdite non recuperabili nel breve e’ molto elevato.
Nelle ultime 4 settimane, la massa ha cercato continui punti di ingresso Long e oramai da parte loro, si metabolizza il fatto dicendo: “mantengo perché prima o poi salirà!”. Questo fatto alimenta l’acqua che preme alle pareti della diga, che appena strariperà, nel suo impeto farà scattare stop a catena e annegare la massa nel panico.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Cosa faremo in questo articolo?
Viene definito il trend e dove esso potrà variare. Viene definita la successiva proiezione e su come su di essa inciderà il trend. Le nostre proiezioni come spiegato più’ volte, sono self learning e si autoadattano prima dello scadere(molto prima) del tempo. Il trend che abbiamo definito dal 22 Agosto 2015 è short e tale e rimasto e quindi si è andato verso gli obiettivi definiti ad Agosto.
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I mercati si stanno dirigendo dove vanno, ogni volta che scendono! Dove? Verso il panico e verso un bottom temporaneo.
Le nostre proiezioni infatti, per il momento proiettano ribassi almeno fino all’autunno inoltrato del 2016,se non fino al primo semestre del2017 o oltre.
Come definito nella prefazione, in corso d’opera il trend che noi definiremo di volta in volta( il nostro trend non ha nulla a che fare con il trend del mercato) cambierà o meno questa proiezione.
Un mio carissimo Amico, nel settore da moltissimi anni, mi ha sempre detto:
“gli americani prima vendono in Italia, poi vendono in Europa, e poi vendono in America. Questo significa che nel momento che i mercati americani inizieranno a scendere, dovunque scatterà il panico”.
Oggi, questa frase mi è tornata in mente osservando i grafici degli indici americani.
E ora?
Cosa monitorare?
Il trend di medio lungo termine, e lo stiamo scrivendo da oltre 6 mesi è messo davvero male e tranne automodifiche, il ribasso potrebbe continuare fino al 2017 inoltrato, e forse ben oltre.
Ecco i valori che fungeranno da bussola per le prossime settimane:
Future Ftse MIb
Il superamento e tenuta dei 21.150 in chiusura mensile sarà un segnale bullish . Solo chiusure superiori ai 21.150 riaprirebbero una fase di riaccumulazione. Una chiusura del mese di Gennaio inferiore ai 19.990 vedrebbe formare molto probabilmente un minimo inferiore nel mese di Febbraio e , nell’ipotesi migliore una barra Inside. Rimbalzi eventuali non superiori ai 21.150. Finchè non si ravviserà inversione rialzista, gli obiettivi sono posti in area 18.600, poi 17.500, quindi 15.800 e poi 13.250.
Future Dax
Il superamento e tenuta dei 10.525 in chiusura mensile sarà un segnale bullish . Solo chiusure superiori ai 10.525 riaprirebbero una fase di riaccumulazione. Una chiusura del mese di Gennaio inferiore ai 10.125 vedrebbe formare molto probabilmente un minimo inferiore nel mese di Febbraio e, nell’ipotesi migliore una barra Inside. Rimbalzi eventuali non superiori ai 10.525.Finchè non si ravviserà inversione rialzista, gli obiettivi sono posti in area 8.600, poi 7.500, quindi 6.300.
Future Eurostoxx
Il superamento e tenuta dei 3.215 in chiusura mensile sarà un segnale bullish . Solo chiusure superiori ai 3.215 riaprirebbero una fase di riaccumulazione. Una chiusura del mese di Gennaio inferiore ai 2.927 vedrebbe formare molto probabilmente un minimo inferiore nel mese di Febbraio e, nell’ipotesi migliore una barra Inside. Rimbalzi eventuali non superiori ai 3.215. Finchè non si ravviserà inversione rialzista, gli obiettivi sono posti in area 2.850, poi 2.600 quindi 2.200.
S&P500
Il superamento e tenuta dei 2.038 in chiusura mensile sarà un segnale bullish . Solo chiusure superiori ai 2.038 riaprirebbero una fase di riaccumulazione. Una chiusura del mese di Gennaio inferiore ai 1.993 vedrebbe formare molto probabilmente un minimo inferiore nel mese di Febbraio e, nell’ipotesi migliore una barra Inside. Rimbalzi eventuali non superiori ai 1.995/2.038. Finchè non si ravviserà inversione rialzista, gli obiettivi sono posti in area 1.600, quindi 1.200
Nel breve, i grafici degli Indici americani sembrano pronti per un ribasso di un altro 3/4%.
Non posso che confermare quanto scritto un paio di giorni fa:
Leggi anche Il nostro scenario di medio termine è a rischio di Gerardo Marciano 22 Agosto 2015