Un’allergia che sta colpendo sempre più donne nel Mondo è causata da tutti questi prodotti comuni

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Prima dello scoppio della pandemia la scienza si stava concentrando su due tipologie di malattie più o meno gravi è sempre più comuni: le allergie e i tumori. Due cose completamente diverse ma che in comune hanno la grandissima percentuale di popolazione coinvolta. E se questo è il tumore subdolo che quando si manifesta potrebbe essere già troppo tardi, ecco perché un’allergia che sta colpendo sempre più donne nel Mondo è causata da tutti questi prodotti comuni. Non parliamo solo di cibo ma anche di tanti accessori e prodotti di uso quotidiano.

La pericolosità di questa sostanza

Sempre più persone nel mondo stanno scoprendo di essere allergiche al nichel. È veramente curioso come questa parola di origine nordica indicasse i folletti e gli gnomi della mitologia scandinava. Prende il nome dallo scienziato svedese che per primo ha scoperto cause ed effetti di questa sostanza chimica. Il guaio per chi ne soffre è che il nichel è presente in tanti alimenti e altrettanti prodotti che usiamo tutti i giorni. Per fare solo qualche esempio:

  • pomodori e legumi;
  • cioccolato e cereali;
  • spinaci e cipolle;
  • frutta secca e cacao.

Ma anche uova e crostacei.

Ecco spiegato perché chi se ne ritrova improvvisamente allergico va in difficoltà.

Un’allergia che sta colpendo sempre più donne nel Mondo è causata da tutti questi prodotti comuni

E se tra i 45 e i 65 anni potremmo avere questa malattia neurologica cerebrale senza saperlo stiamo attenti al possibile arrivo di questa allergia. Colpisce, però, soprattutto le donne perché il nichel è presente anche in:

  • prodotti di pulizia per la casa;
  • cosmetici e creme di bellezza;
  • vestiti e fibre tessili;
  • sigarette;
  • stoviglie;
  • cellulari e accessori di telefonia.

Come possiamo vedere praticamente in ogni oggetto di uso comune.

Come si manifesta l’allergia al nichel

I sintomi della contrazione di questa allergia sono molteplici e cambiano da persona a persona. Soprattutto dipende dal livello di tolleranza che ognuno di noi può mostrare nei confronti dell’aggressione esterna. Ricordiamo che il nichel può contagiarci sia per ingestione con gli alimenti che per il semplice contatto con i prodotti di cui sopra. Proprio in quest’ultimo caso una delle manifestazioni più comuni e la classica dermatite. Il guaio è che non si concentra solo nella zona di contatto, ma in molte altre parti del corpo. Di solito tra le 12 e le 48 ore possono comparire anche il prurito e la formazione di bollicine e vesciche sulle mani e sui piedi. Nei casi più gravi, invece attenzione che il nichel ci può causare nausea e vomito, mal di testa e dolori addominali, ma anche gravi problemi respiratori. In tutti questi casi non esitiamo a contattare subito il nostro medico.

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