Una tutela sanitaria gratuita anche per chi è lontano da casa

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La sanità italiana è un’eccellenza che spesso il mondo ci invidia. Nonostante le molte critiche che periodicamente ricevono, le strutture sanitarie del nostro Paese sono spesso all’avanguardia. La normativa stabilisce inoltre l’assistenza sanitaria universale e gratuita. In altre parole, in Italia, tutti hanno diritto ad ottenere cure mediche, terapie ed eventuali interventi chirurgici presso strutture ed ospedali pubblici. Molti però non sanno che è possibile ottenere una tutela sanitaria gratuita anche per chi è lontano da casa. Ad esempio, quando si soggiorna in un’altra regione per motivi professionali o di studio.

Il medico di base

La normativa garantisce a tutti i cittadini il diritto all’assistenza del cosiddetto medico di famiglia. Si tratta di una figura professionale molto vicina alle persone poiché si occupa di tutelarne la salute in maniera continuativa. Il medico di base segue infatti, i propri pazienti, prescrivendo eventuali visite specialistiche o esami clinici. La Legge 833/1978 disciplina proprio il diritto all’assegnazione di un medico di famiglia ad ogni cittadino. Quella del medico di base è una tutela sanitaria gratuita anche per chi è lontano da casa. Un principio stabilito dal D.L 368/99 e dalla Legge 189/2012.

Una tutela sanitaria gratuita anche per chi è lontano da casa

Abbiamo analizzato la figura del medico di base che segue i pazienti attribuitigli dall’ASL locale. Una delle caratteristiche della tutela di medicina generale è proprio la prossimità alla residenza dei pazienti. Le persone che, per comprovati motivi di studio o lavoro, trascorrono del tempo lontano dalla propria residenza possono mantenere queste tutele. Le norme citate, consentono infatti di richiedere un medico di base anche nel luogo di domicilio, quando quest’ultimo differisce dalla residenza.

La documentazione necessaria

Le persone domiciliate lontano dalla propria residenza non devono quindi rinunciare alle tutele previste dalla sanità pubblica. Basterà infatti recarsi presso l’ASL competente per il proprio domicilio ed autocertificare l’esigenza di vivere in quel luogo per un certo periodo. Il cittadino otterrà quindi in tempi rapidi l’assegnazione ad un professionista locale. Il quale provvederà ad effettuare visite, prescrivere esami e approfondimenti con le consuete modalità. Consentendo quindi anche l’accesso alle prestazioni specialistiche gratuite previste dal SSN. Le prestazioni normalmente a pagamento, come ad esempio quelle odontoiatriche, manterranno il carattere privato. Resta ferma la possibilità di portarle in detrazione IRPEF, come analizzato in un recente articolo.

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