Una ricerca dimostra che potremmo ammalarci di Covid e avere sintomi gravi anche per fattori ereditari

Covid

Dopo due anni di pandemia da Covid 19, la ricerca continua a portare avanti la nostra conoscenza del virus. Diversi studi hanno cercato di chiarire per quale motivo alcune persone si ammalino e altre no e perché alcuni soffrano di sintomi più gravi. Si conferma che il maggiore fattore di rischio dipenderebbe da malattie pregresse e dall’età avanzata. Allo stesso tempo, potrebbe anche esserci una predisposizione genetica che influenza la contrazione del virus. Pare infatti che alcune varianti genetiche potrebbero difenderci o predisporci ad ammalarci di Covid.

Le novità sul Coronavirus

Una ricerca dimostra che la predisposizione genetica dell’individuo giochi un ruolo fondamentale nell’infezione da Covid. In realtà però sono diversi gli studi che si sono susseguiti per analizzare le motivazioni dietro una diversa risposta all’esposizione al virus. Sotto il Covid Human Genetic Effort, un gran numero di ricercatori da tutto il Mondo ha scoperto che il 15% delle forme gravi di Covid dipenderebbe da una predisposizione genetica.

Altri due studi hanno approfondito questo aspetto, individuando una molecola che potrebbe essere uno dei fattori responsabili della predisposizione. Infatti, in entrambi i casi i pazienti affetti da forme gravi di Covid mostravano delle mutazioni genetiche che inibivano la produzione di una molecola importante per la difesa immunitaria (interferone-1). Uno studio tutto italiano suggerisce che la predisposizione genetica potrebbe anche dipendere da una ridotta produzione della molecola MBL. Un fattore non da poco, considerato che la MBL sarebbe in grado di neutralizzare la proteina Spike del Coronavirus. La correlazione fra bassa produzione di questa molecola e gravità del virus viene confermata anche da un altro studio su Nature Immunology.

Una ricerca dimostra che potremmo ammalarci di Covid e avere sintomi gravi anche per fattori ereditari

L’ultimo studio in questo ambito ha portato alla scoperta di una correlazione fra una specifica variante genetica e l’infezione da Covid. Si tratta di un lavoro realizzato dal Regeneron Genetics Center, che ha messo a confronto le caratteristiche genetiche di una serie di pazienti infetti. In questo modo, sono riusciti ad individuare una variante genetica che potrebbe ridurre del 40% il rischio di infezione da Covid. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che questa variante porti a una riduzione di una proteina che il virus usa come “porta d’ingresso”. Tutto questo potrebbe portare alla luce nuovi metodi per contrastare il coronavirus, grazie al continuo lavoro dei ricercatori. Allo stesso tempo, c’è ancora diversa strada da fare. Quindi, evitiamo di affidarci al nostro patrimonio genetico abbandonando ogni precauzione.

Invece, pare che ci sia una categoria di persone per cui il rischio di infezione da Covid sarebbe più alto.

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