Una pioggia di vendite sui BTP fa crollare 2 titoli bancari che zavorrano Piazza Affari

Piazza Affari

Ultima seduta della settimana di passione per alcuni titoli di Piazza Affari. La Borsa di Milano termina quasi invariata in una giornata che ha visto le Borse europee poco mosse. Oggi il nostro listino è stato fermato da due fattori che hanno impiombato i prezzi. Uno riguarda l’andamento debole delle Borse europee, frenate da alcune notizie poco incoraggianti sull’economia del Vecchio Continente. L’altro fattore, che ha spento le velleità rialziste di Piazza Affari, è stato l’ennesimo crollo di un settore azionario. Nella seduta di oggi una pioggia di vendite sui BTP fa crollare 2 titoli bancari che zavorrano Piazza Affari.

Boom del PIL italiano, mai così bene da decenni

La Borsa di Milano ha terminato la giornata con una perdita frazionale dello 0,05%. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso a 26.875 punti, praticamente sui livelli di chiusura di ieri. Ma la seduta ha avuto un andamento a due facce. Dopo un avvio felice, i prezzi hanno iniziato a calare e a metà giornata hanno sfiorato quota 26.600 punti. Qui si è verificato lo scenario anticipato nell’articolo: “A Piazza Affari alla caccia del record questo titolo senza freni promette nuovi balzi”.

Nel pomeriggio i prezzi hanno ripreso un po’ di vigore, nonostante l’avvio debole di Wall Street e hanno recuperato le perdite della mattinata. Per la Borsa avrebbe potuto essere una grande giornata se non fosse stato per il crollo dei titoli bancari. Oggi l’ISTAT ha certificato che l’Italia sta vivendo un vero boom economico. In Europa siamo tra i Paesi che crescono di più. Nel terzo trimestre il nostro PIL è aumentato del 2,6%. A fine anno la crescita potrebbe essere superiore al 6%.

Una pioggia di vendite sui BTP fa crollare 2 titoli bancari che zavorrano Piazza Affari

Se l’economia italiana va come un treno, in Europa c’è un rischio concreto che l’inflazione in forte rialzo possa rallentare la crescita. I segnali dell’ultimo trimestre vanno in questa direzione. Il tasso d’inflazione annuale nell’Eurozona a fine anno potrebbe attestarsi al 4% e il PIL nel terzo trimestre è salito solamente del 3,7%.

Le Borse europee hanno reagito in modo composto a questi dati. L’indice Euro Stoxx 50 è salito dello 0,4% e anche la Borsa di Parigi ha chiuso con lo stesso risultato. Invece la Borsa tedesca ha perso lo 0,05% e Londra ha ceduto lo 0,1%.

Il rialzo dell’inflazione potrebbe spingere la BCE a intervenire sui tassi d’interesse prima del previsto. Ieri la Banca Centrale Europea ha escluso questa possibilità nel breve periodo, ma gli operatori iniziano a nutrire qualche dubbio. Così oggi una pioggia di vendite sulle obbligazioni governative ha spinto in rialzo lo spread tra BTP e Bund, al massimo da 1 anno. Questo balzo ha fatto affondare Banco BPM e BPER Banca che hanno perduto attorno al 7%.

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