Una curiosa coincidenza investe questo settore e mette a rischio crollo Piazza Affari

Borsa di Milano

Dopo la seduta di ieri per la Borsa di Milano il quadro si complica. La seduta di lunedì ci aveva illuso che per il listino di Milano si aprisse una nuova fase rialzista. Nell’articolo, “Banche col vento in poppa mentre lo Special One fa faville in Borsa”, indicavamo i titoli bancari pronti a spingere Piazza Affari. Purtroppo ieri è accaduto esattamente l’opposto. Il settore bancario è crollato nuovamente ad ha affossato l’indice maggiore del listino milanese. Questo settore è giudice e da solo può decretare il successo della Borsa. E così è stato ieri.

Adesso occorre fare attenzione a Piazza Affari perché se le banche tornano a scendere, la Borsa rischia un luglio al ribasso. Una curiosa coincidenza investe questo settore e mette a rischio crollo Piazza Affari. È interessante notare come i titoli del credito siano saliti lunedì, mentre abbiamo ceduto venerdì e ieri. Per una coincidenza curiosa lunedì la Borsa americana era chiusa e sul mercato gli operatori statunitensi erano assenti. Proprio lunedì i prezzi dei titoli bancari sono rimbalzati. Invece sono scesi venerdì e ieri, appena la Borsa USA ha riaperto dopo la chiusura del 5 luglio. Probabilmente una curiosa coincidenza. Ma se non lo fosse?

Una curiosa coincidenza investe questo settore e mette a rischio crollo Piazza Affari

Intanto i prezzi della Borsa italiana proseguono in laterale. Ieri il mercato azionario di Milano ha limitato i danni. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso in calo dello 0,8% e i prezzi hanno terminato a 25.227 punti. A questo link si può leggere l’analisi della giornata.

L’indice maggiore di Piazza Affari anche ieri ha proseguito il movimento laterale. Il quadro è molto incerto e tutto può accadere. Se i prezzi chiuderanno sotto i 25.200 punti, le ultime due sedute della settimana potrebbero diventare molto complicate. Il supporto a 24.900/25.000 punti potrebbe essere a rischio e il suo cedimento farebbe accelerare al ribasso l’indice.

Al rialzo il Ftse Mib ritroverà forza solamente quando i prezzi riusciranno a salire sopra la soglia dei 25.600 punti. Solo a quel punto gli operatori torneranno a comprare con maggior decisione spingendo i prezzi verso i 26.000 punti.

L’incognita rimane il settore bancario e i prezzi dei maggiori titoli come Unicredit, Banco BPM, BPER Banca, Intesa Sanpaolo. Sono tutti in contatto con supporti di breve periodo molto importanti. Il cedimento di questi livelli potrebbe creare un’accelerazione al ribasso di questi titoli, con inevitabile riflesso sull’indice maggiore di Milano.

Approfondimento

Questa l’analisi multidays e il punto sui mercati internazionali dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa

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