Una app per le malattie della pelle e per capire se i puntini rossi sono gravi

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Si chiama Dermatology Assist ed è una app lanciata da Google per riconoscere 288 malattie riguardanti pelle, capelli e unghie. Il paziente può caricare una foto e rispondere a qualche domanda e il medico può utilizzarla per scoprire lesioni maligne e migliorare le terapie. Non si tratta di scalzare il dermatologo dal suo ruolo, ma di venire incontro alle esigenze degli utenti di Google che ha registrato in un anno più di 10 miliardi di ricerche su pelle, capelli e unghie. Quando ci troviamo di fronte a un rash cutaneo, interpellare il motore di ricerca più utilizzato del Pianeta per ottenere informazioni e immagini è un’abitudine. Ma dovremmo sempre stare attenti alle autodiagnosi e alle controindicazioni che ne derivano.

Quando ci ritroviamo con le gambe a fragole e il problema persiste, dovremmo evitare di farci la diagnosi da soli, meglio andare dal dermatologo. Esistono numerosi esfolianti e soluzioni in grado di agire grazie alla presenza dell’acido salicilico o di quello glicolico. Ma dovrebbe essere il medico a indicarci tipologia del prodotto e la durata della cura dopo aver provveduto alla diagnosi.

Quando preoccuparsi se i puntini sono tanti

Tramite una app per le malattie della pelle è possibile avere una prima diagnosi che potrà farci intuire la gravità della situazione e indirizzarci dal medico, se opportuno. Quella messa in circolazione da Google pare essere molto affidabile, infatti ha ricevuto il marchio rilasciato dalla Comunità Europea per la divulgazione nel Continente.

Solitamente i puntini rossi si presentano quando i vasi sanguigni proliferano e aumentano la loro dimensione. Si potrebbe arrivare ad alterazioni genetiche e a una produzione incontrollata delle cellule, anche se solo nei casi più gravi. Puntini e macchie possono creare imbarazzo e fastidio, dovremmo preoccuparci se diventano a rilievo o cambiano forma oppure se si rompono provocando sanguinamenti. Spesso può trattarsi di reazioni allergiche a farmaci e quelli più coinvolti, secondo diversi studi, sarebbero antinfiammatori non steroidi e antibiotici. Per quanto i rimedi naturali siano sempre consigliati in caso di sofferenze dell’organismo, facciamo attenzione alle erbe cinesi, ai prodotti fitoterapici e ai prodotti naturali in genere. Se dimentichiamo di avvisare il medico, anche un prodotto innocuo potrebbe trasformarsi in un nemico per il nostro corpo.

Infezioni all’inguine e micosi

Non sono tutti ottimisti, è necessario dirlo. Una app per le malattie della pelle non convincerebbe il presidente dell’Imi, secondo cui sarebbe necessario una maggiore accuratezza per evitare errori individuali. Pur riconoscendo l’utilità del progetto, la cura e i dettagli delle notizie dovrebbero essere molto più elevate. È necessario altro tempo per allontanare il pericolo di rischi diagnostici dati all’improvvisazione.

Ma sono così tante le fattispecie su cui sarebbe necessario un approfondimento? Macchie e petecchie hanno diverse conformazioni e misure e ogni caso dovrebbe essere analizzato attentamente. Rotture di capillari e microtraumi creano un vero e proprio universo di problematiche che non dovrebbero mai essere sottovalutate. Le lesioni inguinali, per esempio, potrebbero presentare arrossamenti mono-laterali o bi-laterali la cui gravità avrebbe tanti livelli che rendono una prognosi complicata. A questo bisognerebbe aggiungere le micosi e le azioni dei funghi dermatofiti, alcuni dei quali colpirebbero più gli uomini che le donne. Le informazioni sono veramente tante. Avere un archivio di immagini potrebbe aiutare i medici ma sovraccaricare il lavoro dei dermatologi, soprattutto se la tecnologia non riesce ad arrivare ai livelli richiesti dal Servizio Sanitario Nazionale.

Una app per le malattie della pelle e i comportamenti da seguire

In attesa che la collaborazione tra medici e pazienti si perfezioni attraverso app e tecnologie in via di sviluppo, i comportamenti corretti da seguire rimangono una prima linea di difesa. Soprattutto per le lesioni alle gambe, all’inguine, al petto e nelle braccia.

Magnesio silicato e ossido di zinco sarebbero presenti nei prodotti prescritti dagli specialisti per curare le dermatiti. Clotrimazolo e bifonazolo sarebbero medicinali prescritti per le micosi inguinali. Igiene, bere molta acqua, mangiare frutta fresca e verdura di stagione, consumare succhi di mirtillo, ananas e melograno aiuterebbe la pelle a stare meglio espellendo le tossine. Acqua termale, malva, camomilla e calendula sarebbero utili per gli sfoghi delle pelli più sensibili. Il paziente è chiamato ad avere un ruolo attivo nella cura della pelle così come in quella dei capelli e delle unghie. La supervisione medica, però, non dovrebbe mai mancare.

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