Le nuove aziende quotate in Borsa nello scorso anno non sono state molto fortunate. C’è però un titolo con una sottovalutazione enorme che vale la pena analizzare. Le ragioni sono soprattutto nel fatto che nonostante un 44% di perdita, sembra che l’assetto societario, i fondamentali e i profitti siano tutt’altro che negativi.
Stiamo parlando del maggior competitor di Uber (NYSE:UBER), ovvero la californiana Lyft (NASDAQ:LYFT) che ha fatto il suo esordio sui mercati alla fine di marzo 2019. La società è attiva sul mercato del cosiddetto ridesharing per auto, scooter e bici negli Stati Uniti e in Canada. Da questo punto di vista chiaramente più limitato rispetto alla sua rivale Uber.
L’avvento e l’esplosione del ridesharing nel mondo
Lyft sta cavalcando un’onda importante come quella del ridesharing. Stando alle statistiche è un settore in forte crescita ed espansione, grazie anche ad un’aspetto di tipo psicologico come quello della condivisione, che ormai fa tendenza.
Veniamo ai dati analitici. Il titolo è partito da un’iniziale offerta pubblica di 72$ e il 29 marzo, chiudendo la giornata con un esiguo 8,7%. Da quel giorno però le azioni Lyft hanno perso valore fino ad arrivare al minimo annuale (e anche storico) di 37.50 agli inizi di ottobre, perdendo quindi il 48%.
Un titolo con una sottovalutazione così elevata come Lyft potrebbe stupire?
È ancora presto per una valutazione efficace su questo titolo. I dati contrastanti e la relativa base storica del titolo permettono poco spazio all’analisi. In ogni caso vediamo quali sono i fattori che al momento potrebbero determinare una ripresa.
- Il titolo Lyft risulta sottovalutato del 145,4%. Il suo fair value stimato è di 114.91 dollari, mentre l’attuale prezzo di negoziazione (16 gennaio) è di 46,83
- L’azienda ha potuto contare nell’ultimo anno su un aumento delle entrate del 73,8%
- La previsione sugli utili è positiva, con una crescita stimata di circa il 19,47 all’anno per i prossimi 4 anni.
