Un titolo azionario sottovalutato del 30% con ampi margini di guadagno

credem

Le Banche continuano  a soffrire. I titoli azionari del settore bancario sono sotto pressione nella Borsa italiana. Su alcune di loro il mercato è preoccupato del basso livello di patrimonializzazione e quindi della loro solidità.  Ma non tutte le banche sono uguali. C’è un istituto bancario in Italia che la BCE considera il più solido e tra i primi 3 nella zona euro. Credem, è un titolo azionario sottovalutato del 30% con ampi margini di guadagno.

La  Banca più solida in Italia

La Banca Centrale Europea ha verificato lo stato di solidità di 109 banche nell’area euro. Ne è scaturito che il Credem è l’istituto bancario più solido in Italia, e al terzo posto in Europa. In un momento di forti turbolenze in Borsa sulle banche, puntare sul Credem potrebbe essere una scommessa azzeccata. Anche perché prima o poi i prezzi nel settore bancario dovranno tornare a salire. E allora ecco che il Credem può essere tra le banche che maggiormente potrebbero godere del ritorno degli acquisti sugli istituti bancari.

Un  titolo azionario sottovalutato del 30% con ampi margini di guadagno

In Borsa il titolo azionario (MIL:CE) ha sofferto il fortissimo sell-off di marzo ma ha perduto meno di altri. Prima della violenta discesa iniziata a fine febbraio, i prezzi avevano fatto segnare un massimo a 5,5 euro. La successiva caduta ha spinto il titolo azionario a toccare un minimo a 3,6 euro. Da quel momento l’azione ha cercato un rimbalzo ma senza successo, subendo la stessa sorte degli altri titoli bancari.

Da un paio di settimane le quotazioni si muovono in laterale attorno ai 3,9 euro. Ma è 4,2 euro il livello oltre il quale i prezzi potranno spingersi inizialmente verso i 4,7 euro e successivamente nuovamente sui massimi febbraio. Un chiusura sotto i 3,6 euro indebolirà notevolmente il quadro.

Perché il Credem è favorito rispetto alle altre banche

Perché pensiamo che Credem possa fare meglio degli altri titoli bancari? Perché a fine gennaio quando la BCE diffuse i risultati dell’analisi sulla solidità bancaria, il titolo in poche sedute passò da 4,8 a 5,4 euro. La corsa è stata fermata solo dalla crisi generalizzata sui mercati finanziari. Pensiamo che quando la paura sparirà dai mercati e lascerà il posto all’avidità, gli operatori lo torneranno a comprarlo come avevano fatto a gennaio. Oggi a maggior ragione, considerate le difficoltà a cui andrà incontro l’intero settore bancario nei prossimi mesi.

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