La differenza tra sottovalutazione e sopravalutazione è chiara a tutti. In questa analisi ci occuperemo di un titolo azionario sopravvalutato che forse vale la pena considerare nel lungo termine per le condizioni che si sono create.
Un settore come quello dell’entertainment e nello specifico dei giochi online, ha avuto un’espansione consequenziale e parallela all’aumento dell’uso degli smartphone e dei tablet. L’azienda di cui parleremo, Zynga (NASDAQ:ZNGA), è un’acclarata realtà nel campo e famosa soprattutto per FarmVille.
L’onda dell’intrattenimento e degli online games
Zynga si è dimostrata molto promettente ed efficiente nel marketing per i suoi prodotti. Il gioco FarmVille ha più di 80 milioni di utenti mensili, segno che il divertimento e lo svago rispetto alla vita quotidiano sono ancora importanti. Una spinta è stata data anche dalla piattaforma su cui è veicolata, ovvero Facebook (NASDAQ:FB), che le ha dato anche il primato di app più scaricata.
Zynga è un titolo azionario sopravvalutato che merita attenzione?
Veniamo alla situazione societaria. I dati ci inducono a considerare il titolo azionario come sopravvalutato a questi livelli di prezzo, ovvero 6.24$. L’azienda è considerata una Middle Cap per la sua capitalizzazione di mercato che si attesta di poco sotto i 6 miliardi di dollari. Guardando i rapporti sulle trimestrali notiamo che il primo trimestre di quest’anno è stato un vero disastro, con un risultato negativo di 0,03 rispetto ai 0,14 attesi.
Inoltre il problema di fondo di Zynga è che l’eventuale crescita in termini di ricavi è legata indissolubilmente al numero di utenti, che come evidente nel seguente prospetto è diminuito negli ultimi 7 anni.
Decremento degli utenti del titolo azionario Zynga
Analisi del titolo azionario e prospettive
Se tralasciamo il clamore mediatico e una serie di elementi che potrebbero far pensare ad un vicino trend rialzista, il grafico è abbastanza chiaro. Rispetto all’anno in corso, il titolo è da considerare sopravvalutato.
Nell’immagine è mostrato l’andamento dall’inizio, ovvero l’anno 2012. Al momento non sembrano esserci elementi sufficienti per definire prospettive al rialzo e per questo motivo potrebbe essere opportuno attendere ulteriori movimenti, magari nelle prime due settimane del 2020.
