Un titolo azionario del settore energia decisamente troppo sottovalutato per non essere interessante

Saras

Qual è un titolo azionario del settore energia decisamente troppo sottovalutato per non essere interessante?

Ci sono due settori, in Borsa, che sono stati ipervenduti durante la fase di massima paura e panico sui mercati. Ma se per uno si può anche capire, per il secondo si fa un po’ più fatica. I due settori, come forse avrete intuito, sono quello bancario e quello energetico. Le banche sono il settore di maggior peso della Borsa Italiana, occupando circa il 30% del listino principale. E sono quelle attraverso cui passa, obbligatoriamente, tutto quello che di economico/finanziario viene generato dal “sistema Italia”. E’ quindi comprensibile perché siano le prime ad essere vendute quando le cose vanno male, avendo questo ruolo vitale (ma improbo).

Settore energetico

Il settore energetico italiano vanta campioni nazionali ed ottimi titoli azionari, aziende del calibro di ENI, Italgas, Saipem, Snam, Maire Tecnimont. E’ un po’ più ostico pensare e capire come mai sia stato così penalizzato, salvo ricorrere alla spiegazione che, nel momento, del panico generale, si è venduto tutto ed anche di più. Ma non solo… la crisi petrolifera in cui ancora ci troviamo, dovuta alla guerra tra Arabia Saudita e Russia, e che ha coinvolto anche l’America, è una corresponsabile della questione. A ben guardare, anzi, l’effetto scatenante delle vendite del settore energy è stato proprio questo.

Una cosa però, si nota subito, andando ad esaminare i due settori e confrontandoli con il principale indice del mercato, il Ftse Mib. Nell’ultimo mese, il settore energetico ha recuperato un 30%, facendo meglio del suddetto indice. Il settore bancario ha recuperato poco più del 10%, sottoperformando l’indice principale. Quindi è evidente che il settore energetico aveva maggior valore intrinseco di quello bancario. Ma c’è ancora qualcosa che non sia stato correttamente valutato? C’è ancora qualche occasione in questo settore? Qual è un titolo azionario del settore energia decisamente troppo sottovalutato per non essere interessante? Per trovarlo, ci siamo rivolti all’analisi fondamentale, naturalmente.

Un titolo azionario del settore energia decisamente troppo sottovalutato per non essere interessante

In questo caso specifico, ci siamo rivolti ad un indicatore che si chiama Beta. Il Beta è un “coefficiente che definisce la misura del rischio sistematico di un’attività finanziaria, ovvero la tendenza del rendimento di un’attività a variare in conseguenza di variazioni di mercato. E’ una misura della rischiosità sistematica dell’azione: esso misura la variazione attesa del rendimento del titolo per ogni variazione di un punto percentuale del rendimento di mercato. Il rendimento atteso di un titolo varia linearmente con il beta del titolo stesso.

Azioni con un beta superiore a 1 tendono ad amplificare i movimenti di mercato (l’attività è più rischiosa del mercato): in via generale si ritiene che le società con politiche imprenditoriali aggressive o con elevati livelli di indebitamento presentino i valori di beta più elevati. Al contrario, azioni con beta compresi tra 0 e 1 tendono a muoversi nella stessa direzione del mercato (l’attività è meno rischiosa del mercato): si tratta generalmente di titoli azionari emessi da società che operano nei settori tradizionali dell’economia.

Orbene, cosa abbiamo fatto? Abbiamo lanciato uno screening sui titoli del settore energia, cercando quelli che avessero Beta a 1 e 3 anni minore di 1. Un solo titolo è corrisposto a questi criteri: Saras (MIL:SRS). Attenzione: questo non vuol dire che dobbiate svaligiare una banca ed investire su Saras. Vuol però dire che, all’interno di un settore bersagliato, venduto troppo e senza motivazioni plausibili tranne la paura, ma con un valore intrinseco migliore della media di mercato, Saras è un titolo 1) sottovalutato 2) meno rischioso del mercato stesso. Le valutazioni sull’acquisto o meno dovete poi farle voi, insieme al vostro consulente d’investimento, in base al vostro profilo rischio-rendimento o potute seguire le indicazioni sulle nostre pagine.

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