Un titolo azionario da evitare nel 2020 dopo un +60% nel 2019

carel industries

Carel Industries è un titolo azionario quotato a Piazza Affari da giugno 2018 che nell’ultimo anno ha guadagnato circa il 60%. Tutto questo, però, non basta per mettere il titolo in rampa di lancio per il 2020. Come vedremo, infatti, la società presenta alcune criticità e alcuni aspetti molto interessanti che richiedono molta cautela nell’investimento.

Sicuramente la crescita della società è stata molto buona e continuerà a esserlo. Il fatturato, infatti, è previsto in crescita del 6,67% all’anno e i guadagni sono cresciuti del 10,6% all’anno negli ultimi 5 anni. La criticità di Carel Industries, invece, risiede nel debito troppo elevato. Allo stato attuale, infatti, il rapporto debito/patrimonio netto è superiore al 90%. Va, però, anche detto che l’indebitamento è ben coperto dal cash flow operativo (30,9%) e che il pagamento degli interessi sul debito è ben coperto dall’EBIT (46,1x copertura).

Un aspetto negativo, anche se non costituisce motivo di preoccupazione, è legato alla politica dei dividendi. Allo stato attuale, infatti, il rendimento del dividendo è inferiore all’1% e non prevedono aumenti. Nonostante il pay-out si aggiri intorno al 30%.

Per la scheda tecnica del titolo azionario Carel Indusries clicca qui.

La valutazione di Carel Industries

Il titolo azionario è coperto da un solo analista il cui prezzo obiettivo è in linea con le quotazioni attuali.

Dal punto di vista dei fondamentali la situazione cambia completamente. Utilizzando il metodo del discounted cash flow il fair value calcolato è pari a 2,08€ a fronte di una quotazioni attuale di oltre 14€. La sopravvalutazione di Carel Industries, quindi, superiore al 500%.

Anche considerando la valutazione basata sul metodo dei multipli di mercato e considerando gli utili come metrica otteniamo un risultato simile. Carel Industries, infatti, quota a 41,8x gli utili a fronte di un settore di riferimento che mediamente quota a 13,5x.

Da questi dati, quindi, si capisce la raccomandazione alla prudenza o, per quelli che non amano il rischio, di stare lontano dal titolo.

Analisi grafica e previsionale

Carel Industries (MIL:CPR) ha chiuso la seduta del 20 dicembre a 14,38€ in rialzo dell’1,99%  rispetto alla seduta precedente.

La situazione sul titolo azionario è abbastanza complessa. La tendenza in corso è rialzista (linea continua), ma non riesce ad avere ragione del primo ostacolo lungo il suo cammino (area 14,373€). Qualora dovessimo assistere a chiusure di giornata superiori a questo livello Carel Industries potrebbe raggiungere il I° obiettivo di prezzo in area 16,438€.

Va notato, però, che anche il livello 13,684€ è molto vicino. Chiusure giornaliere sotto questo livello di trading farebbero scattare la proiezione ribassista (linea tratteggiata) con I° obiettivo di prezzo in area 12,039€. A seguire, poi, area 9,4€.

carel industries

Fope: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

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