Mettiamo da parte per un istante la situazione geopolitica. C’è un titolo azionario che dopo il 50% di incremento percentuale nello scorso anno sembra posizionato ottimamente anche per il futuro. L’ambito di operatività è quello sanitario, nello specifico farmaceutico, che sappiamo quanto possa essere profittevole sui mercati.
Perché il settore farmaceutico sanitario è così performante?
In realtà il segmento di mercato che riguarda le aziende farmaceutico-sanitarie ha una doppia lettura. E questo perché se da un lato la sanità e la salute ricoprono un ruolo fondamentale a tutti i livelli, dall’altro operare nel settore non è semplicissimo, soprattutto in America.
Superare gli standard imposti dalla Food and Drug Administration sulle caratteristiche dei farmaci per l’approvazione è qualcosa di veramente complicato. Quando però questo accade, la spinta che un’azienda, e di conseguenza anche il titolo, può ricevere è davvero notevole. In tal senso un esempio viene da Amarin (NASDAQ:AMRN).
Amarin è un titolo azionario che dopo il 50% di crescita sui mercati ha ancora ottime potenzialità
Amarin Corporation, fondata nel 1993 nel New Jersey è un’azienda biofarmaceutica che sviluppa e commercializza farmaci contro le malattie cardiovascolari. Attualmente la sua competitor più grande è GlaxoSmithKline (NYSE:GSK), che però da un punto di vista delle performance azionarie è stata inferiore del 60% nel 2019. Il titolo Amarin infatti ha mostrato un’ottimo guadagno nello scorso anno, anche se con un andamento non proprio lineare.
E c’è da dire anche che negli ultimi 15 anni non è stato considerato dagli analisti a causa di un andamento tutto sommato mediocre. Ma l’importanza della FDA nel settore farmaceutico si è fatta sentire, visto che una serie di news riguardo l’approvazione del suo farmaco di punta Vascepa, a partire da ottobre del 2018 culminate nello scorso dicembre, hanno fatto risvegliare il titolo.
Tra le caratteristiche importanti da tenere in considerazione ci sono due aspetti importanti. Il titolo ha un fair value di 51.72 dollari e un prezzo corrente di 21.23 che ha raggiunto in chiusura del 6 gennaio. Risulta per questo motivo sottovalutato del 58,9% e inoltre la previsione di crescita futura degli utili è stimata intorno al 56% su base annuale.