Un piano da milioni di euro in ambito ludico-ricreativo: come e quando partecipare

Bambini dimenticati

Focus sul piano da milioni di euro in ambito ludico-ricreativo. Come e quando partecipare

Arriva al capolinea il lavoro del Dipartimento per le politiche della famiglia. In data 10 giugno 2020 è stato infatti pubblicato l’Avviso Pubblico “EduCare”. E finalmente i primi protagonisti e destinatari dell’intervento sono i più piccoli. Il nome che è stato scelto per il programma d’interventi è doppiamente evocativo.

EduCare viene dal latino “educĕre” che significa “trarre fuori” ciò che è nascosto, per farlo venire alla luce. Ma EduCare rimanda anche a termini di matrice inglese, vale a dire “Care” e “take care” ovvero cura, nel senso di prendersi cura. Un piano ambizioso di nome e di fatto “al fine di contribuire a ridurre il divario ludico ed educativo generato dalla necessità di contenimento del virus”. Vediamo quindi di capire più da vicino cosa significa: un piano da milioni di euro in ambito ludico-ricreativo, come e quando partecipare.

Progetti ammissibili

I progetti che si intende, in tal modo, raccogliere devono quindi essere finalizzati, citando testualmente, a “promuovere interventi, anche sperimentali e innovativi, di educazione non formale e informale e di attività ludiche per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza”. Tra le location di punta quelle che privilegino attività, anche all’aperto e, nell’ambito di centri e campi estivi a favore dei bambini e dei ragazzi.

Le tematiche potranno variare all’interno di questa rosa di possibilità:

– promozione della cittadinanza attiva e coinvolgimento nella comunità, e della valorizzazione del patrimonio culturale locale;

-rispetto della non discriminazione, dell’equità e dell’inclusione sociale e lotta alla povertà educativa;

– promozione della piena partecipazione e del protagonismo dei bambini e dei ragazzi attraverso l’educazione tra pari (peer education) e il sostegno del dialogo inter-generazionale tra bambini, ragazzi, adulti e anziani e le loro famiglie;

– tutela dell’ambiente e della natura e promozione di stili di vita sani.

Chi sono i soggetti destinatari

I soggetti a cui il piano si rivolge sono vari. Scorriamoli uno ad uno:

– enti locali, in forma singola o associata;

– scuole pubbliche e parificate di ogni ordine e grado;

– servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia statali e paritarie;

– organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di enti del terzo settore ed enti ecclesiastici e religiosi.

Un piano da milioni di euro in ambito ludico-ricreativo: come e quando partecipare

Alla realizzazione delle linee d’intervento, come sopra menzionate, è destinato un finanziamento complessivo pari a 35 milioni di euro. Scorrendo il bando pubblico, si apprende anche quale deve essere il range di spesa entro cui ciascun progetto, della durata di sei mesi, potrà oscillare. Si va quindi da un valore non inferiore a 35.000 euro fino ad un massimo di 150.000 euro. Il termine ultimo per partecipare, salvo eventuali successive proroghe, è quello del 31 dicembre 2020.

Tra i prerequisiti, espressamente richiesti nel modello di domanda di ammissione, un’esperienza maturata nel settore negli ultimi due anni. Per una visione a tutto tondo di ulteriori termini, condizioni e modalità di partecipazione, si rimanda comunque al testo integrale dell’avviso visionabile qui .

A dirla con Antoine De Saint-Exupery, “tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”. Quindi sotto a chi tocca! I bambini e i ragazzi meritano finalmente di essere ricordati, aiutati e valorizzati in questa particolare fase storica.

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