Un mosaico variegato si sta creando all’orizzonte e i mercati temono ancora vecchi e nuovi fantasmi

rating

La paura di una stagflazione aumenta. Soprattutto dopo che ieri il Segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen ha avvisato dell’aumento dei rischi in tal senso. Così come aumenta anche la paura per una possibile carestia a livello mondiale. L’allarme arriva direttamente da Kiev dove il ministero dell’agricoltura ha reso noto che il raccolto di grano quest’anno sarà dimezzato a causa della guerra. Infatti le superfici coltivabili si trovano per lo più nella parte centro orientale del Paese, quella devastata da conflitto. In progressivo calo anche il petrolio in vista di un possibile allentamento sulle restrizioni attualmente presenti sul greggio venezuelano.

Insomma un mosaico variegato si sta creando, mosaico che si ritrova ulteriormente zavorrato anche dalla giornata negativa di ieri registrata a Wall Street. Partendo da questi presupposti è facile comprendere il perchè di un avvio, in Europa, in netto calo. Intorno alle 10.30, infatti, il Ftse Mib italiano perdeva l’1,23% in compagnia del resto delle Borse del Vecchio Continente. Nello stesso frangente anche il Ftse 100 di Londra arrivava a superare il -2% mentre il Dax di Francoforte oscillava intorno all’1,76%. Il Cac di Parigi orbitava intorno all’1,7%, sempre in territorio negativo.

E, come prevedibile, i futures statunitensi non promettono niente di buono essendo anche loro contraddistinti da un generico segno meno.

Un mosaico variegato si sta creando all’orizzonte e i mercati temono ancora vecchi e nuovi fantasmi

In questo clima di incertezza si distinguono alcuni casi di ottimismo da parte degli analisti come per Expedia Group Inc. che per Redburn passa da Neutral a Buy. Ma anche Visa Inc, titolo che Goldman Sachs ha iniziato a coprire con un rating Buy e target price fissato a 282 dollari. Sempre per Goldman, però, un  poco tutto il comparto finanziario resta ancora interessante. Mastercard Inc, ad esempio, è anch’esso un titolo Buy. In tutto questo gli osservatori non possono fare a meno di cercare informazioni dagli attualmente più accreditate sul panorama finanziario internazionale e cioè le Banche centrali. E sarà proprio nei confronti di una di loro, per la precisione di quella europea, che si guarderà per carpire qualche indizio in più attraverso le minute della sua ultima riunione.

Approfondimento
Il punto sui mercati

Consigliati per te