Un magnifico luogo poco noto a Torino da visitare assolutamente

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Un magnifico luogo poco noto a Torino da visitare assolutamente.

Voglia di visitare un luogo  veramente particolare? Per una scappatella turistica, dirigiamoci senza indugi a Torino.

In Italia, rappresenta la città ad alta tecnologia. La sua crescita si è avuta nell’Ottocento con l’industrializzazione. In questo periodo, Torino ha visto dare il via al suo sviluppo demografico.

Una città reale

Torino è stata la capitale del Regno dei Savoia. Molti palazzi e monumenti ricordano ancora oggi questa presenza. Il Palazzo reale, il Castello reale di Racconigi, il Palazzo di caccia di Stupinigi. Ce ne sono tanti e tante tipicità, come i famosi portici. Si può percorrere tutto il centro di Torino, passando sotto i suoi magnifici portici, senza tema di bagnarsi. Un po’ come una piccola Bologna.

L’esplosione dell’immigrazione: dalle campagne a Torino

Torino al momento dell’industrializzazione ha visto molta gente dalla campagna riversarsi in città. Non solo adulti, ma anche giovani e bambini. Arrivavano in città con pochi soldi nella speranza di trovare un lavoro. I soldi finivano subito e cadevano così nelle mani di profittatori. Le carceri torinesi brulicavano di giovani. E’ in questo contesto che opera Giovanni Bosco, un sacerdote all’avanguardia per quel periodo. A lui sono dovuti i primi contratti di lavoro scritti per giovani lavoratori, verso il 1860.

Un magnifico luogo poco noto a Torino da visitare assolutamente

Un magnifico luogo poco noto a Torino da visitare assolutamente, sulla scia della giustizia sociale di Bosco, spicca un esempio a Leumann, un borgo che nasce fuori città. E’ raggiungibile da Corso Francia, la fettuccia torinese, una strada a scorrimento veloce tutta diritta, che collega Torino a Rivoli.

Alla fine dell’Ottocento qui si stanziò un imprenditore di origine svizzera, Napoleone Leumann. Questi aveva impiantato un cotonificio molto avanzato tecnologicamente, con una scelta presenza di operai specializzati. Costui volle costruire per i suoi operai un villaggio abitativo. Ma non si limitò a edificare delle semplici case. Chiamò un famoso architetto dell’epoca per progettare un bellissimo villaggio in stile liberty, con circa sessanta edifici, che sorgevano attorno al cotonificio. Un esempio simile si può trovare anche in Lombardia.

Questo villaggio merita sicuramente una scappatella turistica. Per gli amanti dell’architettura e della storia d’Italia, sarà il luogo adatto!

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