Un libro che si legge in un giorno ma che catturerà il nostro cuore per anni

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Chi conosce l’animo di Milan Kundera, sa perfettamente quanto questo autore riesca ad arrivare al cuore del lettore. Stiamo parlando di uno scrittore che ha l’incredibile capacità di parlare direttamente a chi lo ascolta. Si tratta di un uomo che riesce, con disarmante facilità, a raccontare la vita, senza mai prendersi troppo sul serio, ma facendo comunque riflettere e pensare. Leggere un’opera di Kundera significa leggere noi stessi e il nostro io più interiore. Accostarsi a una sua opera vuol dire guardare in faccia la realtà più nascosta in ognuno di noi. Ed è per questo che oggi vogliamo consigliare un libro che si legge in un giorno ma che catturerà il nostro cuore per anni. Ecco “La festa dell’insignificanza”.

La trama di questa bellissima opera di Kundera

Esiste davvero una trama di “La festa dell’insignificanza”? Questa è la domanda che sicuramente molti, leggendo questo libro, si saranno posti. Più che di trama, infatti, si può parlare di vita vera trasposta sulle pagine di quest’opera. La storia, contraddistinta dalla scrittura leggera ma al tempo stesso fortemente filosofica ed elegante di Kundera, ruota attorno ai misteri irrisolti della vita. E l’autore, in questo intreccio di interrogativi, riesce in modo magistrale a coinvolgere presente e passato. Ed ecco allora che vediamo Hemingway e Goethe che si divertono nelle loro chiacchiere sull’irrisolutezza dell’essere. E poi Kruscev e Stalin. Ancora troviamo Vera, moglie dell’autore, che ricorda la leggerezza nella scrittura del marito. Una serie di personaggi che attraversano le pagine come fossero un palcoscenico, fino alla chiusura finale del sipario.

Un testo eclettico che catturerà la mente del lettore

“La festa dell’insignificanza” è un’opera sicuramente eclettica, mentale, drammatica, ironica. Il vivere quotidiano viene analizzato in tutto e per tutto, lasciando sbigottito il lettore. E, quando ci rendiamo conto che l’irrisolto che tutti noi abbiamo nella nostra vita è talmente pesante da non farci respirare, tutto cambia. Ci accorgiamo che qualsiasi cosa intorno a noi perde lentamente di significato. E ci rendiamo conto che nessuno di noi lascerà mai una vera e propria traccia nella storia, perché tutto svanisce, tanto nella trama del libro quanto nella vita reale.

Milan Kundera riesce, con estrema semplicità, a illustrare aspetti della vita che fanno parte di ognuno di noi in un libro che si legge in un giorno ma che catturerà il nostro cuore per anni. E, se ameremo questo libro, non potremo far altro che leggerne un altro dell’autore, altrettanto introspettivo e interessante. Stiamo parlando, ovviamente, de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.

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