Un’ ipotesi per aiutare le imprese italiane? La tregua fiscale?

Agenzia delle Entrate

Un’ ipotesi per aiutare le imprese italiane? Quale potrebbe essere?

La situazione economica si aggrava sempre di più.

Secondo recenti studi almeno un negozio su tre non riaprirà o sarà costretto a chiudere entro la fine dell’anno.

Lo stesso ministro dell’economia Roberto Gualtieri ha dichiarato che il Governo è  ben consapevole dell’esistenza della grave crisi del settore.

Inoltre ha dichiarato che stanno prendendo in seria considerazione  la possibilità di attingere anche ai Fondi del MES per risolvere la crisi economica emergenziale.

Secondo i dati di Confcommercio   la metà delle imprese prevede perdite  tra il 50% e il 70%, e  almeno una su tre  ritiene che chiuderà definitivamente i battenti.

Non vogliamo  contraddire il Sig. Ministro ma i fondi del MES non sono sicuramente la soluzione migliore per i negozi, bar, ristoranti.

I fondi del MES non sono adeguati a risolvere i problemi delle micro imprese.

Questi fondi non sono adeguati a risolvere i problemi dei negozi in Italia.

Se da un lato si aiutano queste realtà economiche ad indebitarsi con le banche ( vedi decreto di liquidità) dall’altra  si chiede il pagamento di imposte e tasse.

Il Tax day si sta avvicinando, e quindi l’effetto sarà sicuramente negativo per le imprese.

Inoltre entro breve ricomincerà tutta l’attività accertativa e di riscossione dell’Agenzia delle Entrate, questo è il suo compito.

Accertare con gli ISA ( Indicatori sintetici di affidabilità economica) queste  micro imprese vuol dire “uccidere un uomo morto”.

Forse molte supereranno la crisi causata dal coronavirus ma  parecchie di queste non sopravvivranno all’ attività della Agenzia delle Entrate.

La soluzione: una tregua fiscale.

L’unica soluzione per queste micro realtà economiche nel breve periodo è una tregua fiscale, nella quale si dovrà limitare il più possibile l’attività accertativa e  rinviare i pagamenti delle imposte ad anni futuri con rateizzazione lunga al solo tasso legale.

Questo è un provvedimento per superare la crisi economica finanziaria  immediata.

Se  non si adotteranno soluzioni di questo tipo sicuramente  almeno il 30% dei negozi non potrà riaprire o chiuderà entro breve tempo, lasciando  enormi debiti che non saranno di aiuto per nessuno.

La tregua fiscale è soltanto un provvedimento “tampone”, per queste realtà economiche si dovranno  varare nuovi sistemi tributari  già adottati in altri paesi come l’Inghilterra.

Un’ ipotesi per aiutare le imprese italiane? Tassazione agevolativa per la funzione sociale dei negozi.

In considerazione che i negozi svolgono anche una funzione sociale, questi  dovrebbero essere  agevolati attraverso una tassazione anche simbolica.

Una tassazione   che prevede una imposta complessiva  “ad valorem” fissa comprensiva di tutto.

Una imposta che in Italia era stata concepita solo per le imprese nella sua fase iniziale per i primi tre anni.

Se vogliamo continuare vedere i nostri bei negozi dobbiamo prevedere per questi delle imposte  una tantum soprattutto per quelli più piccoli.

Ricordiamo l’utilità di questi negozi di generi alimentari di  quartiere durante la recente chiusura totale, o la loro  funzione di aggregazione  sociale nei piccoli borghi del nostro paese.

Queste realtà economiche devono essere aiutate.

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