Un indice azionario che potrebbe aver generato un segnale ribassista da seguire con attenzione

Nikkei 225

Nelle ultime settimane dopo la scadenza del nostro setup annuale  del 22 giugno, i principali indici azionari mondiali continuano a “lottare” con delle primarie resistenze. Il prossimo setup rilevante scadrà il 31 luglio e per il momento non si assiste nè ad un movimento deciso in un senso o nell’altro e neppure ad una chiara direzionalità. Come scritto più volte nel nostro punto sui mercati le probabilità continuano ad essere al rialzo e ci sono ancora tutte le condizioni grafiche per assistere ad ulteriori salite.

Le previsioni come al solito andranno confrontate con la tendenza in corso. Proprio a questo proposito, c’è  un indice azionario che potrebbe aver generato un segnale ribassista da seguire con attenzione.

A chi ci riferiamo? Al Nikkei 225. L’indice ha chiuso la scorsa settimana di contrattazione a 22.290,81 ma ha iniziato la settimana in forte rialzo portandosi a 22.784,74 +2,22%.

Cosa attendere da ora in poi?

Investire su questa Borsa?

L’area 23.185 raggiunta nella settimana dell’8 giugno ha rappresentato un punto nodale per il Nikkei 225 e finchè non verrà superata quest’area ogni movimento al rialzo di brevissimo potrebbe “anche essere come distribuzione” dell’ultimo rialzo da marzo in poi.

Siamo in un punto grafico davvero rilevante e in area 23.185 sono presenti resistenze grafiche sia statiche che dinamiche e queste potrebbero dare spazio anche ad un ritracciamento rilevante.

Quali sono i livelli da monitorare?

Perchè il Nikkei 225 è un indice azionario che potrebbe aver generato un segnale ribassista da seguire con attenzione

La primaria resistenza è a 23.185 mentre il primario supporto è posto in area 21.969 e poi  21.529. Una chiusura settimanale inferiore a quest ultimo livello farebbe partire vendite rilevanti di medio periodo con primo obiettivo a 20.620 e poi 19.100.

Attenzione però: una chiusura mensile inferiore ai 21.529 potrebbe avere effetti ribassisti rilevanti e rimettere in gioco la possibilità di nuovi minimi rispetto a quelli toccati nel mese di marzo.

Si procederà per step.

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