Un frutto su tre ha fatto brutta fine

frutta

Un frutto su tre ha fatto brutta fine per effetto del clima estivo. Coldiretti ha notato che il calo della produzione di pesche e nettarine è del 28% mentre le albicocche hanno avuto una riduzione del 58%. Il clima ha i suoi effetti indesiderati sulla frutta. Le mele per il periodo autunnale registreranno un calo dell’1% mentre le pere manifestano già patologie particolarmente aggressive mettendo a serio rischio il raccolto.

Il clima italiano

L’Italia si sta tropicalizzando. Questo clima permette frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense. I sbalzi termici sono all’ordine del giorno come il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’agricoltura a causa di queste condizioni ha pagato un prezzo alto. In dieci anni oltre 14 miliardi di euro sono andati persi tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

Il 2020 anno nefasto

Il 2020 non è ancora finito, anzi tutti sperano che volgi al termine il prima possibile. Dal punto di vista climatico in media si sono verificati quasi quattro eventi estremi al giorno lungo la penisola.

Gelate, bombe d’acqua, tornando, nubifragi e grandine dalle dimensioni anomale mettono in ginocchio l’agricoltura.

Coldiretti ha preso in esame i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). La media della temperatura in Italia risulta di un grado in più e dal 1800 il nostro territorio è al quarto posto tra i più bollenti.

Gli agricoltori stringono i denti

Nei primi sette mesi dell’anno si evidenzia anche la caduta del 30% di pioggia. Le aree interne hanno le maggiori sofferenze perché i campi hanno un sistema di irrigazione deficitario. In queste condizioni diventa arduo poter fare agricoltura e salvaguardare il Made in Italy. Il Governo deve intervenire  con finanziamenti ad hoc programmando interventi strutturali per accumulare l’acqua quando cade e distribuirla quando manca.

Bacini di acqua sono la soluzione?

Terna, Enel, Eni, Cassa Depositi e Prestiti, Coldiretti, Anbi hanno ideato ed ingegnerizzato la messa in cantiere di una rete di circa mille laghetti nelle zone di media montagna. Questa opera ingegneristica senza cemento e rispettosa dell’ambiente circostante serve per la raccolta dell’acqua da distribuire in modo razionale a tutti. Intanto in attesa di soluzioni certe, gli agricoltori fanno la conta dei danni: un frutto su tre ha fatto brutta fine.

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