Un dolore al torace da non sottovalutare 

dolore

È una delle prime cose che insegnano a scuola ai nostri figli nelle lezioni di scienze e anatomia: un dolore al torace da non sottovalutare mai. Cosa più che mai attuale, dato che è uno dei sintomi coi quali si manifesta anche questo maledetto coronavirus. Il dolore al torace può essere l’anticamera di una serie di problematiche davvero serie al cuore, ma anche ai polmoni e al sistema gastroesofageo. Alle prime avvisaglie, informiamo immediatamente il medico, o chiamiamo l’ambulanza. La prevenzione anche in questo caso può salvarci la vita! Vediamo in questo articolo dei nostri Esperti cosa significa il dolore al torace e come agire. Ci appoggeremo alle consulenze mediche specifiche e all’esperienza ventennale personale di corsi di primo soccorso.

Un dolore al torace da non sottovalutare

Innanzitutto, quando parliamo di dolori al torace, o, più comunemente, al petto, ci riferiamo a quelle sensazioni presenti tra il collo e la parte alta dell’addome. Quali sono le cause principali di un dolore al petto? Eccole:

  • infarto o insufficienza cardiaca;
  • lesioni articolari e ossee;
  • patologie respiratorie;
  • infezioni.

Se il dolore si irradia con intensità anche nella schiena e in direzione della testa, attraverso il collo, dobbiamo accendere immediatamente un campanello d’allarme.

Quando richiedere l’intervento sanitario

Un dolore al torace da non sottovalutare, soprattutto se le circostanze sono queste:

  • fitta al petto e senso di oppressione in tutta la zona dell’addome;
  • dolore che dura da più di 10 minuti:
  • dolore che si estende alle braccia, alla schiena e in direzione della testa;
  • presenza di altri sintomi, come: nausea, tosse con fuoriuscita di sangue, senso di panico e di ansia eccessivi.

In tutti questi casi, chiamiamo immediatamente il personale medico e l’unità di emergenza.

Come ricordano sempre tutte le associazioni per la tutela della salute e per la ricerca medico-scientifica, i soggetti più a rischio sono: fumatori, persone obese e in sovrappeso eccessivo, diabetici. E, ancora coloro che soffrono di pressione arteriosa alta, di colesterolo alto e valori eccessivamente fuori controllo, come nel caso dei trigliceridi. Prevenire i dolori al petto non è possibile. Possiamo invece fare una vita migliore con attività fisica, dieta sana ed equilibrata e controllo dello stress. Tutto ciò avviene anche prendendoci cura della nostra tiroide, come suggeriamo nell’articolo di approfondimento.

Approfondimento

Ecco la dieta per avere una tiroide sana e attiva

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