Un anno e due mesi di pandemia: proiezioni sbagliate e prospettive future

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Sono passati circa un anno e due mesi dall’inizio della pandemia e possiamo tentare un bilancio retrospettivo di alcuni aspetti.

Le previsioni ed indicazioni di virologi ed epidemiologi si sono rivelate corrette?

Le indicazioni di organismi come l’OMS quale valore hanno avuto?

Ed ora, verso quali scenari ci stiamo dirigendo?

A loro volta, questi temi potrebbero ricondurre a molte altre problematiche, ma procediamo con ordine.

Previsioni ed indicazioni contraddittorie?

Quando la pandemia fece la sua comparsa, molti virologi ed epidemiologi manifestarono il parere che il Covid non fosse in realtà una pandemia.

Ed anche a proposito di mascherine o altri mezzi di potenziale difesa, inizialmente si diffuse una certa sufficienza. Ossia un parere certo non allarmato, o tale da ritenere necessario provvedere a certe misure, come appunto uso di mascherina o distanziamento.

A distanza ormai di circa un anno e due mesi dall’inizio della pandemia, le cose appaiono, oramai ben lo sappiamo, profondamente diverse.

Ed anche organismi come l’OMS sbagliarono, dicendo che il rischio di diffusione era basso.

Un anno e due mesi di pandemia: proiezioni sbagliate e prospettive future

Viene da chiedersi: ma ora, verso quali scenari stiamo andando?

Purtroppo continuano le contrapposizioni tra chi ritiene che si debba procedere verso sempre nuove maggiori aperture e chi, invece, ritiene che il rischio sia ancora troppo elevato.

Ovviamente in questa diversità di opinioni contano molto anche i diversi elementi presi in considerazione.

La contrapposizione, naturalmente, è soprattutto tra istanze di tipo medico ed istanze economiche.

Sfortunatamente in contrapposizione.

Un’altra indicazione, che non pare risolutiva, è quella relativa ai vaccini, che parevano dover velocemente risolvere la situazione.

A fronte di diversi fattori, tra cui varianti, effetti collaterali e forniture non rispettate, non stiamo assistendo ad un miglioramento della situazione risolutivo.

La situazione attuale

La situazione attuale è quindi caratterizzata da un moderato ottimismo, che tuttavia non è tale da consentire il liberi tutti.

Gli scenari di fondo sono sostanzialmente due.

O un progressivo miglioramento della situazione, tale da condurre poi verso una fase di maggiori riaperture, ma con un’alternativa da non sottovalutare.

Il rischio è che la campagna vaccinale non riesca a produrre i risultati sperati nel lasso temporale auspicato, e che poi si debba, quindi, nuovamente richiudere.

Gli errori già commessi nel passato non ci consentono di escludere alcuno scenario.

E, quindi, a proposito di proiezioni sbagliate e prospettive future ad un anno e due mesi di pandemia, non ci resta che attendere, sperando in un futuro migliore, che però non possiamo dare per scontato.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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