UBS: meglio tenere i soldi in movimento

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Restare nel mercato azionario. Questo il consiglio che UBS, il più grande gestore patrimoniale del mondo, ha dato ai suoi investitori.

Non temere il mercato

Non si guardi ad un’eventuale, o meno, propensione al rischio. A dimostrarlo il fatto che, qualora si fossero ritirati alla vigilia di Natale rientrando adesso, avrebbero perso un rally del 10%  A dichiararlo è Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management. Lui stesso non ha dubbi: nessuna recessione. La stagione degli utili regalerà nuove soddisfazioni. Certo non come in passato, ma parlare di recessione è addirittura eccessivo.
La paura da parte di chi si trova sui mercati è più che giustificata.

Cambio di rotta

L’andamento, in generale, è stato estremamente mutevole. Nel caso di Wall Street, in più, si è trattato di volatilità in piena regola. Soprattutto negli ultimi mesi. Tutto ciò è accaduto proprio mentre gli investitori ricalibravano i propri portafogli verso una crescita globale più lenta. Non solo, ma contemporaneamente sono arrivate anche numerose altre incertezze che hanno portato addirittura a far sospettare l’arrivo di una possibile recessione negli States.

Niente di vero secondo UBS

Per questo motivo è meglio restare nel mercato azionario secondo quanto stabilito da Haefele, a prescindere da quale sia la propensione al rischio degli investitori stessi. Detto questo è quindi probabile che i guadagni delle aziende crescano. Meno del passato, ma si tratta comunque di un risultato in attivo.
Ma se è giusto restare investiti, in quale settore si dovrà decidere di investire? Anche in questo caso da UBS non hanno dubbi: la banca elvetica, infatti è “overweight” sull’azionario.

Dove investire

Ovviamente il consiglio migliore è sempre lo stesso: diversificazione che, secondo Ubs, in questo caso dovrà essere anche geografica. Il motivo è semplice: evitare in qualsiasi modo la possibilità di un rischio. Da qualsiasi parte possa arrivare. Anche perchè, come sottolinea l’esperto, istintivamente tutti tendono ad investire vicino casa. Con un duplice danno: sovraesposizione a specifiche aree ma anche a specifici settori più presenti in quelle zone.

Ultima nota da UBS

Non bisogna disdegnare la Cina, Singapore, la Corea del Sud e l’Indonesia mentre sarebbe meglio evitare, al momento Hong Kong, Taiwan, Malesia e Filippine. Nello specifico i titoli azionari ad alto rendimento. Il vero ago della bilancia sarà la soluzione della guerra commerciale tra Usa e Cina. Infatti l’accordo che dovrà necessariamente essere deciso potrebbe decidere le sorti del continente per gli anni a venire. Una decisione che, però, non sarà definitiva. Infatti sono tante e molto complesse le questioni da risolvere. Per questo motivo da Ubs più che una pace definitiva ci si aspetta una sorta di vari round di colloqui ed incontri. Un percorso lungo che però potrebbe portare frutti duraturi per entrambi.

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