UBER, panoramica del crollo e prospettive per il futuro

Uber

Dal suo debutto a Wall Street del 10 maggio di quest’anno, UBER compagnia  di taxi privata non ha ancora soddisfatto le aspettative. Dalla sua quotazione non è ancora stata capace di convincere gli investitori e di generare solidi utili. Il proprio valore in Borsa è scambiato oggi ad un prezzo oltre il 30% inferiore rispetto a quello dell’Ipo.

Le cause del crollo

Le criticità da registrare sono diverse. In primis sicuramente le prestazioni finanziarie: la compagnia di San Francisco rimane in rosso nell’ultimo trimestre registrando una perdita di 5,23 miliardi di dollari. Numeri molto al di sopra delle aspettative degli analisti, anche se buona parte del rosso creatosi è dovuta ai costi per i compensi in azioni ai dipendenti dopo l’entrata in Borsa, che hanno pesato per circa 3,9 miliardi di dollari.

Problemi in arrivo anche dai conducenti: dopo i numerosi scioperi avvenuti quest’anno per le condizioni di precarietà in cui viene svolta la professione, lo Stato della California ha approvato un nuovo disegno di legge in vigore da gennaio che rende gli autisti Uber (NYSE:UBER)  di fatto lavoratori dipendenti della società. Questa legge potrebbe avere cruciali ripercussioni sulle casse di della società, che vedrebbe aumentare la voce dei costi in maniera esponenziale. Per questo motivo la società californiana ha già avviato procedure legali per vedere mutata questa legge, aprendo ad una mediazione .

UBER e le prospettive d’investimento

Investire sul titolo? Il rischio è limitato e le azioni sono ad un prezzo molto inferiore alle aspettative. Sebbene i trend di breve periodo siano lievemente in discesa con un primo supporto poco sopra i 29 ed un secondo supporto a 28,46, la volatilità giornaliera è intorno a 1,875. Queste condizioni lo rendono un investimento poco rischioso ma allo stesso tempo poco profittevole, può essere adatto ad investitori non disposti a subire grosse perdite. Le aspettative sono generalmente in rialzo anche se i mesi senza utile stanno facendo perdere le speranze agli investitori. Bisogna considerare che il titolo è particolarmente giovane e chel’interesse mediatico   è crescente: può essere un bel investimento nel medio-lungo periodo.

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