Tutto pronto sull’oro per accelerare al rialzo?

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Nel report di lungo termine in cui venivano delineati i possibili scenari sull’oro per il 2022, facevamo notare un aspetto molto interessante.

L’oro chiude il 2021 con la peggiore performance degli ultimi 6 anni …

Il fatto che la barra del 2021 sia stata di inside potrebbe voler dire che la tendenza principale rimane quella rialzista e che quella vissuta è stata solo una breve pausa di riflessione.

Tra alti e bassi da inizio anno, il metallo prezioso sta guadagnando l’8%. Il motore di questo rialzo è stato l’inflazione. Il recente rapporto sull’inflazione statunitense (+8,5% anno su anno a marzo) ha riportato alla memoria gli anni ’80, con l’oro che ha reagito positivamente alla notizia, nonostante un dollaro USA più forte e rendimenti obbligazionari USA reali più elevati. L’aumento dei prezzi dell’energia è il motore dominante dell’inflazione, che rimarrà elevata nel breve termine, ma dovrebbe diminuire di nuovo nel medio e lungo termine.

Quindi, nel lungo periodo il prezzo dell’oro potrebbe risentirne, a meno che la guerra in Ucraina non peggiori e l’inflazione vada fuori controllo.

Prima di passare all’analisi grafica, una nota statistica. Come si vede sul grafico della stagionalità riportato qui di seguito, aprile è uno dei mesi più favorevoli per l’oro con una probabilità del 63% di avere la chiusura del mese superiore all’apertura.

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Tutto pronto sull’oro per accelerare al rialzo? Le indicazioni dell’analisi grafica

L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 14 aprile in ribasso dello 0,49% rispetto alla seduta precedente a quota 1.974,9 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo dell’1,51%.

Time frame giornaliero

La settimana appena conclusasi ha visto la rottura al rialzo dell’importantissima resistenza in area 1.965,2 dollari. Tutto pronto sull’oro per accelerare al rialzo? Teoricamente sì. Ci sono, infatti, elevate probabilità che venga raggiunto il prossimo obiettivo più probabile in area 2.037,2 dollari (II obiettivo di prezzo). La massima estensione rialzista, invece, si potrebbe collocare in area 2.110 dollari.

Ovviamente, una chiusura settimanale inferiore a 1.965,2 dollari potrebbe favorire la ripresa del ribasso che diventerebbe lo scenario dominante nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 1.920,7 dollari.

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Time frame settimanale

Anche a livello settimanale potrebbero essersi create le condizioni per un’accelerazione rialzista. Come si vede dal grafico, infatti, la chiusura settimanale è stata superiore all’importante livello in area 1.952,3 dollari. Questo evento rappresenta il primo step verso un’inversione rialzista che si potrebbe concretizzare con una chiusura settimanale superiore a 2.017,7 dollari. In questo caso, infatti, le quotazioni potrebbero dirigersi verso l’obiettivo di prezzo più probabile in area 2.219 dollari (I obiettivo di prezzo). A seguire, poi, gli altri obiettivi rialzisti potrebbero essere localizzati in prossimità delle aree di prezzo indicate nel riquadro rosso.

Chiaramente, una chiusura settimanale inferiore a 1.952,3 dollari potrebbe portare a una nuova accelerazione ribassista verso gli obiettivi indicati dalla linea continua.

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