Tutte le novità su Fisco e pensioni nella manovra di bilancio 2022

Fisco

Fisco e pensioni, ma anche reddito di cittadinanza e investimenti pubblici e privati: questi alcuni nodi spinosi che, dopo mesi di accesi dibattiti, il Consiglio dei Ministri ha affrontato nella manovra di Bilancio approvata il 28 ottobre scorso per l’anno 2022. Uno stanziamento di 30 miliardi di euro all’anno per tre anni, per rispondere alle esigenze del Paese ed incentivare la ripresa attraverso l’attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Quali sono tutte le novità su Fisco e pensioni nella manovra di bilancio 2022?

Le misure sul fronte fiscale

Sul fronte fiscale, l’Esecutivo stanzia 40 miliardi per ridurre il cuneo fiscale e incentivare famiglie e imprese con investimenti nel patrimonio immobiliare, nelle tecnologie e nel digitale. 8 i miliardi destinati alla riduzione dell’IRPEF e dell’IRAP, con tagli da definire nei prossimi mesi per ridurre la pressione fiscale del Paese, oggi più elevata rispetto a quella media dell’Unione Europea.

Il tema pensione

Le novità riguardano anche il fronte pensioni. Per affrontare la scadenza di quota 100 a dicembre 2021 ed evitare il cosiddetto scalone e l’aumento dell’età pensionabile da 62 anni ai 67 previsti dalla legge Fornero, il Governo sceglie una soluzione provvisoria, valida solo per il prossimo anno: quota 102, con possibilità di pensionamento per coloro che, nel 2022, maturano 38 anni di contributi e 64 anni di età.

Obiettivo è tornare a regime con il sistema contributivo, considerato l’unico in grado di mantenere la sostenibilità dei conti pubblici e garantire la flessibilità in uscita acclamata a gran voce da forze politiche e associazioni di categoria. La proroga di Opzione donna e il potenziamento dell’APE sociale completano il quadro pensionistico del nuovo anno: nel 2022 le lavoratrici dipendenti con età anagrafica di 60 anni e quelle autonome che ne hanno compiuto 61 ed un’anzianità contributiva di almeno 35 anni possono accedere al pensionamento con Opzione donna.

Tutte le novità su Fisco e pensioni nella manovra di bilancio 2022

L’assegno sarà calcolato col metodo contributivo e coefficienti di trasformazione variabili sulla base dell’età anagrafica. Potenziata e prorogata a tutto il 2022 anche l’APE sociale, valida per i disoccupati che hanno utilizzato gli ammortizzatori sociali, le persone con handicap lavorativo al 74% e gli addetti a lavori gravosi: bisognerà in questo caso avere un’età di 63 anni e una contribuzione già maturata di almeno 30 anni. L’elenco dei lavori gravosi viene esteso a nuove categorie di lavoratori come gli insegnanti di scuola materna o primaria o i tecnici della salute e darà accesso al pensionamento anticipato a coloro che hanno alle spalle almeno 36 anni di contributi.

Esteso agli anni 2022-2023 infine il contratto di espansione per le aziende con minimo 50 dipendenti e previsto per il prossimo triennio lo stanziamento di 200 milioni l’anno per l’uscita anticipata dal lavoro dei lavoratori delle piccole e medie imprese medie in crisi che hanno compiuto 62 anni d’età. Misure temporanee dunque, emanate nell’attesa che si metta mano finalmente ad una riforma complessiva del sistema pensionistico in grado di coniugare sostenibilità finanziaria, flessibilità e attenzione alle nuove generazioni.

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