Turismo, tremano i colossi di crociere, voli e hotel. Presto una lunga stagione di merger

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Turismo, tremano i colossi di crociere, voli e hotel. Presto una lunga stagione di merger.

È un atto di coraggio, un rialzare la testa la partenza della prima nave da crociera in modalità post pandemia, dal porto di Genova. Con ospiti distanziati, al 70% della capienza e Covid-test rapido per tutti, equipaggio e passeggeri. Il momento è davvero nero per l’industria crocieristica, che a livello mondiale muove oltre 30 milioni di viaggiatori. È uno dei settori affondati dalla pandemia. Ma le perdite senza precedenti riguardano anche altri colossi del turismo, settore che si prepara a un valzer di fusioni. Diamo un’occhiata ai numeri con l’aiuto degli esperti dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa. Per monitorare eventuali merger e occasioni di investimento interessanti.

Turismo, tremano i colossi di crociere, voli e hotel. Presto una lunga stagione di merger

L’intero settore turistico, scorrendo i dati di un anno fa, contribuiva al PIL globale per una quota superiore al 10,5%. Ma ora nessuno azzarda previsioni, visto lo scenario ipotizzato dall’OMT, l’Organizzazione Mondiale per il Turismo. Si parla di declino nei viaggi turistici internazionali, compreso tra il 58% e il 78% nel solo 2020. Attualmente sono a rischio 120 milioni di posti di lavoro.

Il turismo è uno dei segmenti a maggiore intensità di manodopera nell’economia globale. In alcune economie come l’Italia, bisogna fare di più. L’Italia, secondo l’OMT, dovrà scontare, poi, un altro problema. Risulta fra le prime aree nel mondo colpite dal Covid-19. Dunque, è probabile che debba attendere di più per cancellare questa ‘macchia’ nell’immaginario dei viaggiatori e riportare i livelli di turismo alla normalità.

Il Decreto Agosto insufficiente per supportare il settore turismo

Anche il Decreto Agosto varato dal governo Conte, come quelli precedenti, ha deluso le aspettative degli operatori. È un provvedimento che sottovaluta un importante fattore, la stagionalità. Paesi europei come Italia e Spagna dipendono in modo particolare dai visitatori estivi, dunque quest’anno il rischio vero è che tante strutture chiuderanno per sempre. Non ce la faranno ad aspettare l’anno prossimo per recuperare. Turismo, tremano i colossi di crociere, voli e hotel. Presto una lunga stagione di merger: è quello che temono gli operatori del settore ancora di più i dipendenti. Crisi profonda anche per il traffico aereo nel primo semestre del 2020. Il numero dei passeggeri è crollato sia sui voli nazionali (-67,2%) che in quelli internazionali (-71,3%). E anche qui il futuro dei player, inclusi quelli delle lunghe tratte, è molto incerto.

Hotel: occhi su Accor, la magnifica preda

Turismo, tremano i colossi di crociere, voli e hotel. Presto una lunga stagione di merger. Il settore alberghiero forse sarà uno dei primi ad annunciare acquisizioni e fusioni. Dopo il recente downgrade di S&P, il gruppo francese Accor, quotato alla Borsa di Parigi, risulta sottostimato. Purtroppo, le previsioni di fatturato sono ancora in calo del 30% per il 2021. Dunque, il titolo, che attualmente quota 23,68 euro, si presenta come una preda appetibile per fondi e altri colossi dell’alberghiero.

Grandi manovre su Alitalia

Annunciata ieri l’intenzione di far partire velocemente la newco di Alitalia, affidata all’amministratore delegato Fabio Lazzerini e al Presidente Francesco Caio. Occhi puntati sui contatti con Lufthansa, disponibile a dare una mano se potrà rafforzare le sue posizioni sull’hub di Fiumicino. L’alleanza tra vettori prelude forse all’adesione della nuova Alitalia al consorzio Star Alliance che conta su un network di 1250 aeroporti nel mondo. Non è chiaro per ora se si riparlerà o meno dei 4.000 esuberi. La compagnia tedesca li riteneva indispensabili per rilancio del vettore italiano, quando venne ad esaminare il dossier di vendita.

Crociere, RC a gonfie vele anche se non salpa fino a novembre

Si stima che, dall’inizio del lockdown, il mercato crocieristico mondiale abbia perso più di 11,3 miliardi di dollari. Occhi su Norvegian Cruise Line, che assieme a Royal Caribbean (RC) controllano il 75% del mercato mondiale.  Ma anche su Msc e Costa. Costa Crociere riprenderà l’attività nelle acque italiane il 6 settembre, per le altre destinazioni nel mondo deciderà a ottobre.

Il titolo Royal Caribbean è salito da 57 a 61,53 dollari questa settimana, la strategia di prevenzione a bordo delle navi che la compagnia sta reclamizzando per le rotte invernali convince. Vari analisti non hanno cambiato il giudizio ‘moderate buy’. La compagnia ha registrato una perdita di 1,6 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2020, rispetto ai 473 milioni di entrate del trimestre 2019. Meno smagliante Carnival, che da un mese oscilla fra 15 e 14,57 USD per azione. Il colosso non ha ancora le idee chiare sulle prenotazioni per il 2021, anche se le sue navi stanno riprendendo il mare. Progetti di tagli sulla flotta (-13 navi) e niente distribuzione dividendi, per ora.

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