Trump sposterà la guerra dei dazi in Europa?

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Trump sposterà la guerra dei dazi in Europa?

Doccia fredda sui mercati. Proprio mentre tutti, compresi i diretti interessati, attendevano solo l’annuncio ufficiale di un accordo Usa-Cina dopo settimane di proficui colloqui, il presidente Usa Donald Trump avvisa di un ritorno dei dazi.

Guerra dei dazi: i particolari

In particolare la strategia adottata dal tycoon, vede il ripristino di quelle tariffe commerciali inizialmente sospese a marzo. In altre parole, già da venerdì, saranno applicati dazi del 25% su circa 200 miliardi di merci. Cosa significa questo? Che nel caso in cui non dovesse essere raggiunto un accordo entro giovedì, tutte le merci importate da Pechino saranno coperte da una qualche forma di tariffa commerciale.  Conseguenza: crollo dei mercati asiatici e crollo del petrolio.

Guerra dei dazi: cosa sta succedendo?

A marzo, quando i colloqui stavano prendendo la giusta piega, Trump decise di mettere in stand by la minaccia di inasprire i dazi commerciali, in modo da permettere il raggiungimento di un’intesa. I tempi però, secondo quanto da lui visto, si sarebbero allungati troppo. Per questo motivo, via Twitter come sempre, è tornato a minacciare nuovamente la controparte cinese: La quale, però, non si è fatta intimidire ed è passata al contrattacco minacciando a sua volta di abbandonare il tavolo delle trattative.  Market mover da monitorare nel brevissimo sarà l’incontro tra le delegazioni, previsto per l’8 maggio quando una rappresentazione della diplomazia cinese dovrebbe arrivare a Washington.

Ma quanto deciso ora da Trump potrebbe essere esteso anche all’Europa. Di queste ore, infatti, la notizia secondo cui da Washington potrebbe arrivare una decisione in tal senso proprio sulle auto europee e, più in generale, sull’equivalente di 11 miliardi di euro di prodotti.

Minaccia per l’Europa: non solo Brexit

Chi guarda all’Europa deve anche considerare questo. E cioè che se da quasi due anni la Brexit condiziona le previsioni degli analisti, a questo si è aggiunta anche la tensione tra Usa e Unione europea. Infatti con l’Unione si guarda a 11 miliardi di dollari di merci da tassare. Merci che riguardano non solo gli alimentari ma anche le auto.  Anche in questo caso si parla di un possibile inasprimento che arriverebbe al 25%.

Cosa deve temere l’Italia

Se sul fronte dei dazi Usa-Cina si registra un’accelerazione, anche l’Italia deve tremare. Infatti oggi è previsto l’inizio dell’indagine da parte del Dipartimento del Commercio Usa (USTR) sulla decisione di imporre altre tariffe commerciali alle merci in arrivo dai paesi dell’Unione. Nella black list dei prodotti europei ci sarebbero anche vini, superalcolici e formaggi oltre ad olio, agrumi, frutta e persino acqua. Il Made in Italy vede così minacciato uno dei suoi mercati più remunerativi. Tradotto in numeri, infatti, nel 2018 si è registrato un saldo attivo per 4,2 miliardi, in aumento del 2%

 

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