Trump pareggia nelle elezioni di Midterm ma i mercati potrebbero prenderla male

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Midterm in pareggio per Trump!

Al dunque Trump e i repubblicani hanno mantenuto la maggioranza in Senato (dove peraltro erano in ballo soltanto 35 rappresentanti su 100) perdendo invece nettamente alla Camera.

Al Senato c’è stato un evidente premio negli stati del sud riguardo alla politica di chiusura delle frontiere con anche l’invio di 5000 soldati a presidiare i confini e a fermare la carovana proveniente dall’Honduras.

Alla Camera invece, vuoi per l’appello di Obama che ha definito le elezioni quelle più importanti della vita vuoi per la corale disapprovazione da parte dei media di certi eccessi di Trump che hanno attecchito specie tra i giovani e le minoranze, il successo dei democratici è stato schiacciante.

Si parla di +35 deputati quando si partiva da un -23: un successo clamoroso.

Cosa comporti questo risultato è più facile immaginarlo in ambito politico che non sui mercati finanziari.

Politicamente Trump subisce un forte ridimensionamento. Quali conseguenze dopo il Midterm?

La stampa americana che già parla di possibile impeachment da parte delle Camera deve essere sfuggito il particolare che poi per procedere servirebbe l’avallo di due terzi del Senato ed è improbabile che Trump abbia così tanti nemici nel suo stesso partito.

D’altro canto però certi eccessi di Trump d’ora in avanti saranno e di molto mitigati dal dover fare i conti con una camera a lui contraria.

Non a caso Trump ha detto, più o meno, che a lui piace andare d’accordo con la gente e che è soddisfatto del suo risultato. Parole calme ed  inusuali che dimostrano come Trump fosse preparato a un risultato del genere e come il suo vero timore fosse perdere anche il Senato dove ieri per diverse ore si è ipotizzato che ciò potesse accadere in base alle prime proiezioni.

D’altro canto la portavoce della Camera Pelosi, ha ribadito che si farà di tutto per favorire l’azione governativa per il bene degli Stati Uniti.

Ma certamente avremo un Trump decisionista costretto a trattare con gli avversari politici e pertanto molto mitigato.

Sul fronte borsistico è difficile che la parziale sconfitta di Trump nelle elezioni di midterm, possa piacere più di tanto. Anche perché comunque di pareggio si tratta e nessuno può permettersi di investire pesantemente su un tale risultato.

E’ vero che il risultato di midterm ridimensiona Trump in un momento in cui i suoi stessi eccessi rischiavano di compromettere , prima del tempo l’ottimo andamento del ciclo economico USA, è vero che tutto sommato quando tutto va bene per certi versi la cosa migliore è non fare troppi cambiamenti ma è anche vero che molti operatori si erano per esempio “fatti la bocca” a nuovi tagli fiscali, manovra che difficilmente troverà spazio alla Camera a maggioranza democratica.

Vi è da dire che solo 5 volte negli ultimi 105 anni un presidente in carica si è rinforzato al Senato e questo giustifica la soddisfazione di Trump.
Gli operatori però svanito il grappolo di euforia tipico di quando tutti possono dire di avere vinto potrebbero intravedere in questo risultato delle elezioni di midterm una sorta di blocco operativo e reagire in malo modo.

Insomma grande incertezza sui mercati, meglio non dare nulla per scontato, in un senso e nell’altro.

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