Trump e Fed è braccio di ferro

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Federal Reserve nel mirino di Donald Trump. Il presidente Usa senza giri di parole cinguetta contro Jerome Powell per la decisione assunta in merito ai tassi troppo alti della Fed.

Federal Reserve non vuole cedere sui tassi

Il presidente della Federal Reserve sta avendo un vero e proprio braccio di ferro con Trump. Da più settimane come un mantra ripete che i tassi non verranno abbassati. Ma c’è una spiegazione: negli ultimi tempi si sono avuti dei tagli consecutivi dello 0,25% per tre volte.

La situazione economica

Questa scelta è dovuta strettamente per l’attuale situazione economica e per evitare una futura recessione nel 2020: minuti solo una controtendenza delle prospettive economiche potrebbero far cambiare idea ed aprire ad una decisione monetaria in altra direzione.

La furia social di Trump si è rafforzata anche a seguito dell’incontro avuto con lo stesso Powell dopo che gli ha detto vis a vis che bisogna dare una svolta poiché i tassi americani rispetto a quelli degli altri paesi sono troppo alti e si rischia seriamente di danneggiare i produttori e la crescita. In seguito alle oscillazioni della valuta. Trump difende il made in Usa e si augura in un ripensamento da parte del banchiere in modo da fare gli interessi delle aziende americane.

L’idea di Trump

L’ideale per il presidente Trump sarebbe il tasso zero ma la Fed sembra non voler accettare la proposta del presidente Usa. Le proiezioni sui tassi nei prossimi mesi saranno decise in occasione delle riunioni del Fed in modo da chiarire la politica monetaria.

Le proiezioni sui tassi

Un primo appuntamento è l’11 dicembre, secondo le proiezioni si resterà tra un range tra 1,50 e 1,75. Questa oscillazione almeno fino a novembre 2020 dovrebbe resistere. A dicembre secondo le stime si potrebbe abbassare di qualche decimo di punto fissandosi nel range tra 1.25 e 1,50. E tutto da vedere perché i mercati azionari e la congiuntura economica fanno il resto.

Fed e Trump chi la spunterà?

La Fed non vuole imbarcarsi in un vicolo cieco, Trump invece chiede di osare. Tra i due chissà chi ha più ragione: l’imprenditore spavaldo e presidente dell’Usa oppure l’esperto banchiere che monitora costantemente l’evolversi della politica economica di una delle potenze mondiali.

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