Truffa dei diamanti: coinvolte anche 5 grandi banche

truffa dei diamanti

La truffa dei diamanti coinvolte anche 5 grandi banche

Nell’ambito degli investimenti, diciamo alternativi, se c’è una cosa su cui è facile prendere un abbaglio (nel vero senso della parola), ebbene questa sono i diamanti.

Solo un occhio esperto può riconoscere dalla lucentezza e dal taglio la vera qualità di un diamante
per non parlare dell’autenticità.

Ormai i falsi hanno raggiunti tali livelli di “perfezione” che solo un vero intenditore può certificare ed assicurare l’autenticità e la qualità di un diamante.

Proprio ieri è esploso uno scandalo che riguarda diamanti venduti a prezzi pompati tramite addirittura la creazione di listini ad hoc.

E non ci stupiremmo se poi emergesse che vi fossero anche dei falsi diamanti tra quelli commercializzati…

Truffa dei diamanti: anche 5 grandi banche coinvolte

Diamanti dunque acquistati come investimento a prezzi gonfiati rispetto alla loro reale quotazione.

Prezzi fasulli pubblicizzati sui giornali il tutto tramite banche nel ruolo di intermediari.
Da qui è partita l’inchiesta della Procura di Milano su questa presunta maxi truffa.Si parla di un controvalore complessivo di centinaia di milioni di euro.

La truffa è stata perpetrata ai danni di risparmiatori e investitori a vario livelloe ha coinvolto anche clienti vip, come Vasco Rossi.

L’ indagine è tutt’ora in corso.

Al momento si registra il fatto che il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdfdi Milano ha eseguiti un sequestro preventivo da oltre 700 milioni di euro, anche carico di cinque grandi banche coinvolte nelle indagini.

Si tratta di  Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Banca Aletti.

Truffa dei diamanti: VIP coinvolti come truffati

Oltre a tutti i normali cittadini coinvolti l’indagine sta facendo scalpore perché tra i truffati compaiono nomi importanti come quello di Vasco Rossi e per una cifra che supera i due milioni di euro.

Insieme a lui Diana Bracco e, per cifre decisamente inferiori, Federica Panicucci e Simona Tagli.

L’accusa parla di correità e malafede

La cosa grave è che la cosa si fonda su ipotesi (per ora) di correità e malafede in tutta la costruzione di questa distribuzione di diamanti.

Configurando una chiaro caso di truffa in quanto vi era una piena consapevolezza di pompare artificiosamente i prezzi di vendita dei diamanti.

E nè Vasco Rossi nè tutti gli altri risparmiatori coinvolti potevano pensare di non potersi fidare delle proprie grandi banche.

Un conto è infatti vedere andare su e giù il prezzo del proprio investimento alternativo, un conto è invece finire in una specie di teatrino dove già il prezzo di acquisto è portato  artificiosamente alle stelle fin dall’inizio.

Approfondimento

Oro, perchè sale?

Consigliati per te