Truccare il viso senza primer è come cucinare la carbonara senza uova

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Chi ha testato il primer sulla propria pelle è ben consapevole dei vantaggi che questo prodotto regala con il il make up. Il primer è un cosmetico appartenente alla famiglia della skin care, ma anche una necessaria premessa nel trucco. Ne esistono tantissime varianti in texture, colore, formula ed effetti. ProiezionidiBorsa intende fornire una guida per orientare chi legge e dimostrare che truccare il viso senza primer è come cucinare la carbonara senza uova.

Funzione del primer

Ogni primer svolge un po’ la sua funzione, ma alcuni aspetti sono comuni alla totalità dei prodotti. Innanzitutto il primer fornisce idratazione alla pelle e la prepara a ricevere il trucco.
In sostanza, il primer è una base in grado di uniformare la pelle del viso, minimizzando le imperfezioni. Poi, questo cosmetico prolunga notevolmente la durata del make up, specie quando è abbinato a un prodotto fissativo, magari in spray. In molte lo utilizzano anche senza make up, come fosse una crema idratante.
L’intento è quello di proteggere la pelle e renderla radiosa anche senza utilizzare troppi prodotti.
È utile descrivere le tipologie di primer principali, per capire perché truccare il viso senza primer è come cucinare la carbonara senza uova.

Protezione e uniformità

La prima tipologia di primer serve proprio a proteggere la pelle, creando una sorta di strato isolante attorno alla cute. I raggi solari o lo smog sono tra i fattori più deleteri per il benessere della pelle. L’impiego di questo prodotto è di fondamentale importanza per proteggerla. Inoltre, questa tipologia di cosmetico serve a rendere la pelle più levigata e uniforme, minimizzando le imperfezioni. Esso nasconde i pori della pelle, ad esempio, o riempie piccoli solchi provocati da cicatrici da acne.

Idratare le pelli secche

Una seconda tipologia importante di primer è quello che idrata le pelli più secche. Questa categoria di cute diventa ancor secca all’aspetto, dopo l’applicazione di fondotinta o cipria. Specialmente su fronte, mento e naso, non appena il fondotinta asciuga sulla pelle, appaiono infatti piccole screpolature.

Contrastare la pelle grassa

Altra tipologia di primer è quella specificatamente ideata per pelli grasse. Oltre alle salviettine sebo-assorbenti, l’utilizzo di questo cosmetico è fondamentale per evitare lucidità della pelle. Questo genere di cute soffre una produzione eccessiva di sebo, che rende lucidi anche i fondotinta più matte.

Pelli spente dal tempo

L’effetto “glow” è la giusta soluzione per chi ha la pelle del viso spenta e ingrigita. Spesso questo è il frutto del trascorre del tempo; altre volte rappresenta una caratteristica innata. In entrambi i casi, questo genere di primer è ricco di vitamine e antiossidanti naturali.

Questione di colori

Dovrebbe essere ormai chiaro perché truccare il viso senza primer è come cucinare la carbonara senza uova.
Ma, qualche precisione sul colore è d’obbligo. Consigliamo di scegliere formula e texture più adatte alle caratteristiche della propria pelle come dapprima descritto; in aggiunta a questo, è utile prestare attenzione anche al colore.
I primer verdi sono quelli che minimizzano rossori e couperose. Quelli rosa (specie se abbinati a un effetto glow) rinvigoriscono l’aspetto spento della cute per carnagioni chiare; i gialli, invece, svolgono la stessa funzione illuminante per le pelli dalle carnagioni più scure. In ultimo abbiamo il primer lilla o violetto, che neutralizza il giallo e le macchie della pelle che tendono verso questo colore.
Ovviamente consigliamo di prestare molta attenzione all’etichetta e di provare il primer prima su piccole zone, per scongiurare reazioni allergiche.

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