Triplo minimo e ripartenza al rialzo? Questo potrebbe essere lo scenario più probabile per il titolo Credem

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Nel settore bancario italiano c’è un titolo che nell’ultimo anno si è comportato meglio degli altri. Stiamo parlando di Credem che con un rialzo di circa il 10% si colloca al primo posto della classifica dei migliori istituti bancari quotati a Piazza Affari. Al secondo e  terzo posto si collocano gli altri due unici titoli che hanno avuto una performance positiva: Banca Ifis e Unicredit.

La forza di Credem è evidente se si vanno a guardare le valutazioni riportate sulle riviste specializzate. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, il titolo risulta essere sottovalutato. Ad esempio, con un rapporto prezzo/utili a 8,98 per l’esercizio in corso e 8,23 per l’esercizio 2023, i livelli di valutazione del titolo sono molto bassi in termini di multipli degli utili. È interessante notare che anche a livello europeo il titolo Credem è tra quelli più sottovalutati. Basti pensare che solo il 10% delle banche europee presenta un rapporto prezzo/utili inferiore a quello di Credem. Inoltre, il prezzo dell’azienda rispetto al valore netto contabile fa apparire l’azione come relativamente economica.

Secondo il  fair value, invece, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione del 20% circa.

Gli analisti che coprono il titolo hanno un consenso medio accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 23% circa.

Triplo minimo e ripartenza al rialzo? Questo potrebbe essere lo scenario più probabile per il titolo Credem secondo l’analisi grafica

Il titolo Credem (MIL:CE) ha chiuso la seduta del 21 giugno in rialzo dell’1,07% rispetto alla seduta precedente a quota 5,69 euro.

Time frame settimanale

Per la terza volta a partire dal novembre 2021, le quotazioni si trovano ad affrontare il supporto in area 5,49 euro (I obiettivo di prezzo). Triplo minimo e ripartenza al rialzo?

La mancata tenuta di questo livello in chiusura di settimana potrebbe imprimere alle quotazioni un’accelerazione ribassista il cui obiettivo più probabile si potrebbe collocare in area 4,71 euro. La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 3,93 euro.

Qualora, invece, il supporto dovesse tenere, si potrebbe assistere quanto meno a un rimbalzo fino in area 6 euro. Il superamento di questo livello, poi, potrebbe aprire le porte a un’inversione rialzista di più lungo respiro.

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