Trimestre super per i dividendi, ma non in Italia. Quali azioni deve preferire e come deve comportarsi chi ama i dividendi?

ProiezionidiBorsa

Fonte La Repubblica

Boom di cedole nel secondo trimestre dell’anno. Secondo quanto emerge dalla 15°edizione del Janus Henderson Global Dividend Index  da aprile a gugno i dividendi globali hanno raggiunto il record storico trimestrale di 447,5 miliardi di dollari, il 5,4% in più rispetto all’anno precedente. L’aumento sottostante è stato del 7,2% tenendo conto delle oscillazioni del cambio, dei dividendi straordinari e di altri fattori. Si tratta la crescita più rapida dal 2015, con nuovi massimi negli Stati Uniti, in Giappone, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Indonesia e Sud Corea.

Il Janus Henderson Global Dividend Index con cadenza trimestrale analizza i dividendi distribuiti dalle prime 1.200 società per capitalizzazione di mercato per verificare l’andamento dell’economia globale e delle diverse aree geografiche. I risultati registrati in questi tre mesi, segnala l’analisi, consentono una revisione al rialzo delle stime per l’intero anno: il totale passa infatti a 1.208 miliardi di dollari, per un aumento complessivo del 3,9%.

A fronte di un’Europa – Regno Unito escluso – che domina la scenda mondiale, col 40% del totale dei dividendi per un valore complessivo di 149,5 miliardi di dollari (+1,1% su base annua), l’Italia delude però le aspettative, segnando un calo rispetto allo stesso periodo del 2016. Secondo quanto affermato nel report, la flessione fatta registrare dal dato italiano, che scende del 19,1% a 8,3 miliardi di dollari, “riflette principalmente il passaggio di Enel a una distribuzione semestrale e l’annullamento delle distribuzioni di Unicredit”. I dividendi sottostanti, precisa comunque il documento, sono scesi solamente dello 0,8%.

Andando alle altre aree geografiche, gli Stati Uniti mettono a loro volta a segno un risultato da record, attestandosi a 120,7 miliardi di dollari (+10,1%). Il Regno Unito presenta invece un calo del 3,5% a 32,5 miliardi, mentre il Giappone va sui massimi con le distribuzioni in progresso del 4,2% a 31,6 miliardi e il sottostante che balza dell’11,8%. Complessivamente positivo, seppure eterogeneo, lo scenario sui mercati emergenti. Per quanto riguarda infine le industrie e i settori, la crescita appare infine generalizzata, con la sola eccezione delle telecomunicazioni, che hanno registrato un calo delle distribuzioni.


Analisi di Proiezionidiborsa

Considerando i dividendi distribuiti nel 2017 e le quotazioni alla chiusura del 25 Agosto 2017, abbiamo calcolato per ciascun titolo dell’indice principale il rendimento annuale.

Prima di commentare questa particolare classifica vogliamo chiarire alcuni aspetti.

Gli investitori si distinguono in diverse categorie: gli impulsivi, gli indecisi e quelli che studiano prima di fare qualunque cosa.

L’investitore impulsivo

Questa tipologia d’investitore vedendo un rendimento annuo del 7.5% si precipiterebbe ad acquistare il titolo Brembo senza preoccuparsi di un aspetto fondamentale: l’eventuale discesa delle quotazioni. In questo caso il rendimento derivante dai dividendi verrebbe completamente assorbito dalle perdite. Conclusione: a fronte di un rendimento annuo del 7.5% l’investimento totale potrebbe avere un rendimento negativo.

L’investitore indeciso

Timoroso di eventuali discese delle quotazioni, l’investitore indeciso aspetta e riflette, ma non si accorge che il prezzo sale e il rendimento del dividendo diminuisce.

L’investitore studioso

Studia i grafici e, visto che i dividendi vengono distribuiti annualmente, valuta quale possa essere il prezzo del titolo a distanza di un anno; valuta eventuali aree di ritracciamento dove acquistare per aumentare ancora di più il rendimento del dividendo.

A questo punto andiamo a studiare il campione di questa particolare classifica: Brembo.

Sul titolo è in corso una proiezione rialzista che dopo aver raggiunto il I° obiettivo naturale (13.5€) vede le quotazioni oscillatore intorno a questo valore. Non appena la resistenza in area 13.5€ verrà rotta al rialzo le quotazioni avranno come nuovo obiettivo area 18.09€.  Tuttavia allo stato attuale sono ancora possibili discese fino in area 11.75€. Solo chiusure inferiori a 11.26€ farebbero accantonare lo scenario rialzista.

Quale dovrebbe essere la strategia di chi è interessato al lauto dividendo di Brembo?

Sfruttare eventuali ritracciamenti in area 11.75€ per acquistare il titolo (NB a questi livelli il rendimento sarebbe del 8.5%) mettendo lo stop sotto 11.26€. In questo modo oltre al maggior rendimento percentuale del dividendo, l’investitore potrà sfruttare anche la crescita delle quotazioni.

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