Trekking nella Valle Reatina per scoprire i luoghi di San Francesco

Rieti

Dolci colline, fitti boschi e quiete assoluta sono il sogno di chi preferisce le vacanze in collina. Magari alla scoperta di antichi Santuari percorrendo un itinerario in bicicletta. Nell’ombelico d’Italia, al centro del Lazio, c’è la Valle Reatina, un’oasi mistica e naturalistica tutta da scoprire. Lo facciamo oggi con gli Esperti di Turismo di ProiezionidiBorsa.

Shopping in una magica città

Trekking nella valle Reatina per scoprire i luoghi di San Francesco su un percorso di 80 km di sentieri, un cammino che tocca i luoghi dove il Santo trascorse parte della sua vita dal 1223 al 1226. In questi anni e in questi luoghi scrisse il Cantico delle Creature.

Sono otto le tappe principali di questo percorso da godere in bicicletta o in mountain bike, che ha al centro la città di Rieti. Nella città di Rieti sorgono quattro Santuari: di Santa Maria della Foresta, Greccio, di Poggio Bustone e Fonte Colombo. Sono posti agli angoli della Valle Reatina e formano una croce ideale, contornati da altre mete da scoprire come il Faggio di San Francesco, il Borgo di Posta e il Monte del Terminillo.

Il centro storico di Rieti vanta numerosi edifici del 1200. Si val dal Palazzo Papale alla Chiesa di San Francesco alla Piazza San Ruffo. Nelle botteghe locali si acquistano fagioli, lenticchie, salumi e pasta all’uovo. Nei ristoranti si gustano primi piatti come le fregnacce e i pizzicotti e involtini di carne avvolti nelle foglie di vite (qui la ricetta completa)

Trekking nella Valle Reatina per scoprire i luoghi di San Francesco

A sud della città il fiume Velino sfiora la cinta muraria medievale e dal Ponte Romano ha inizio un sentiero che conduce al Belvedere di Monte San Mauro.

Spostandoci di qualche chilometro, troviamo il Santuario di Santa Maria della Foresta, incorniciato da fitti boschi, così come è l’eremo di Poggio Bustone. Da qui si gode una bellissima vista sulla riserva dei laghi e sui boschi secolari.

Il Faggio di San Francesco è un albero secolare meta di tutti i turisti. Secondo la leggenda ha assunto una conformazione contorta e nodosa particolare, per riparare il poverello di Assisi da un temporale.

Altra tappa da non perdere è l’eremo di Greccio, incastonato nella roccia in cima alle montagne. È una straordinaria fusione di architettura e natura, dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, è il famosissimo luogo dove nel 1223 si è tenuta la prima rappresentazione del presepe. Un’esperienza che da allora si ripete ogni anno nella notte della Vigilia di Natale in tutto il Mondo.

Consigliati per te