Tre streghe cattive per i mercati azionari

ProiezionidiBorsa

Erano molti anni che non arrivava all’appuntamento con le tre streghe dicembrine in una situazione così depressa sulle borse internazionali.

L’appuntamento col famoso rally di Natale è stato mancato diverse volte ma un abbrivio così negativo a dicembre è stato davvero evento raro negli anni.

Analogamente ha molto sorpreso che i mesi di fine anno, solitamente favorevoli, abbiano invece prodotto un rally ribassista che in poco tempo ha portato le borse a rimangiarsi un anno o anche due di guadagni.

Attese evidentemente negative

L’economia statunitense sta viaggiando ancora a tutto vapore. Evidentemente gli analisti, che si muovono sempre con largo anticipo, stanno scontando scenari molto peggiori di quelli di un normale rallentamento.

D’altronde non è che l’America potrà proseguire ancora a lungo in questa corsa visto che nel resto del mondo le cose, dal punto di vista economico e non solo , non vanno altrettanto bene.

L’incidenza del rialzo dei  tassi

Storicamente i rialzi dei tassi di interesse hanno sempre portato negatività.
Nell’era Greenspan quando si agiva di mezzo punto o anche un punto alla volta già al secondo rialzo le borse vacillavano.

Ora ci si muove a decimali per cui i mercati hanno cominciato a soffrire quando è iniziato il secondo ciclo di rialzi.

In questo momento poi hanno fatto male le intenzioni annunciate di due ulteriori rialzi nel 2019 e a poco è servito mettere in sordina l’eventuale terzo rialzo ipotizzato dai più convinti falchi.

Insomma le tre streghe dicembrine anziché dolcetti natalizi hanno preferito portare sacchi di carbone…
E, a proposito di fossili, non dimentichiamo che anche la debolezza strutturale del petrolio non aiuta certo i listini azionari a variare i temi su cui poggiare eventuali supporti.

L’incidenza del concorrente Tbond

Ma non per tutti le tre streghe sono state occasione per deprimersi.

Chi opera sull’obbligazionario sicuro,  nello specifico i Tbond americani, ha visto i corsi dei propri titoli salire e se entrati i prima accenni di nuovi rialzi da parte della FED  mettendo in cascina cedole interessanti e di lungo periodo.

Certamente i rendimenti dei Tbond restano ancora  appetibili , pertanto questa è una ulteriore chiave di alert per l’equity nel primo trimestre del 2019.

Ci stanno anche i BTP

Anche chi avesse seguito le nostre recenti indicazioni e inserito BTP sulle varie scadenze nel proprio portafoglio ha potuto trascorrere la scadenza dicembrina di buon umore.

Umore che è ulteriormente migliorato dopo che i BTP hanno visto i corsi in buon recupero dopo l’accordo tra il governo e l’Unione europea.

I rendimenti restano interessanti ma come timing di acquisto sulle scadenza più lunghe dei BTP, per chi volesse entrare ora, è consigliabile una maggiore prudenza in vista di nuovi scossoni a breve. Qualche BOT , anche in scadenza 2 mesi come parcheggio e via…

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