Trading: le regole per guadagnare

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Tutti possono fare trading ma solo quelli che applicano regole precise aumentano esponenzialmente le probabilità di guadagno. Tecnicamente, infatti, non esistono regole certe per guadagnare con il trading. Ma esistono regole certe per favorire, e di molto, il guadagno con il trading. Cosa significa questo?

Trading: gestire il rischio

Il mercato si basa sul concetto di rischio. E il rischio è quello che rende. Ma come più volte detto, investire significa anche rispondere a precise esigenze personali che cambiano da individuo a individuo.

E questa è la prima domanda a cui si deve rispondere.

La seconda è: che dose di rischio posso permettermi di reggere?

Non solo economicamente (è sempre bene ricordarsi che giocare in borsa presuppone anche la possibilità di perdere) ma anche, e soprattutto, emotivamente. Infatti il primo nemico del trader è il trader stesso e le sue ansie. Ansie che lo spingono a vendere, ad esempio, quando il mercato cade in panico.

Trading: gestire lo stress

E da qui si passa alla terza regola: conoscere il mercato. Non solo da un punto di vista tecnico ma anche, per così dire, emotivo. Infatti, come sopra specificato, a volte può capitare che a causa di un evento imprevisto, ci siano dei movimenti estremi su alcuni asset.

Una sorta di reazione emotiva ingiustificata, detta anche panic selling. Insomma, una vendita compulsiva ma non giustificata. Il che, spesso porta a vendere sotto prezzo qualcosa che ha un forte valore intrinseco ed ottime potenzialità e fondamentali.

Con la conseguenza che chi la vende perde un valore nascosto, chi invece ha il sangue freddo di comprarla durante le crisi isteriche del mercato, fa un vero e proprio affare.

Trading: gestire il proprio patrimonio

Non solo, ma è bene arrivare al quarto punto principale: la gestione del patrimonio. Tra gli errori più comuni c’è quello di puntare troppo su una sola azione o, peggio ancora, su un solo settore attraverso un unico strumento finanziario.

La conseguenza: basta un qualsiasi imprevisto per perdere tutto.

C’è poi il problema inverso: fare tante operazioni, magari perché non si è stabilito un piano di investimento all’inizio di tutto.

Gestire il proprio percorso

Con conseguente aumento dei costi di commissione. Da un punto di vista “pratico”, quindi, un piano di investimento è il punto di arrivo che permette di vedere, effettivamente nero su bianco, il nostro percorso. Un piano che, però, deve tener conto dell’ultimo punto da ricordare: un piano preciso, ma allo stesso tempo flessibile. Perché investire è anche un gioco di equilibrio.

 

 

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